M5s, firme false a Palermo: processo rinviato al 21 novembre
Il giudice monocratico della quinta sezione del tribunale di Palermo, Luisa Anna Cattina, ha rinviato al 21 novembre con inizio alle 16, il processo per le firme false che vede imputati 13 fra parlamentari nazionali e regionali, simpatizzanti e attivisti del MoVimento 5 Stelle di Palermo. Si tratta delle persone che avrebbero falsificato o concorso a falsificare le firme a sostegno della lista presentata dal M5S alle elezioni comunali del capoluogo siciliano del 2012. Fra i presenti in aula i parlamentari di Montecitorio Riccardo Nuti e Claudia Mannino. Il giudice ha rilevato la nullita' della notifica nei confronti di Stefano Paradiso, uno di coloro che hanno ammesso i fatti, e ha disposto una nuova citazione dell'imputato, assegnando un termine lungo. Secondo la ricostruzione della procura di Palermo e della Digos, a causa di un errore nella compilazione delle schede (fu riportato un luogo di nascita sbagliato per uno dei candidati dell'epoca), gli attivisti riuniti nella sede di via Sampolo del comitato elettorale grillino, decisero di ricopiare le firme di coloro che sostenevano la lista. Una operazione che, secondo alcuni degli imputati, tra cui i deputati nazionali Nuti e Mannino, non fu compiuta da loro, e che secondo altri non vedeva la consapevolezza degli imputati di stare commettendo una irregolarita'. Ci sono state pero' delle ammissioni, fra cui quella della deputata regionale Claudia La Rocca, seguita da Giorgio Ciaccio, altro parlamentare dell'Ars, che hanno ammesso i fatti e chiamato in causa gli altri.