I presunti brogli a Noto, no della maggioranza a un Consiglio aperto
La maggioranza che sostiene l'amministrazione comunale di Noto dice no ad un consiglio comunale aperto per discutere sui presunti brogli elettorali che sarebbero stati commessi e che vede il consigliere comunale Corrado Cultrera indagato per le presunte firme false apposte nella lista "Patto per Noto" che ha sostenuto il sindaco Corrado Bonfanti. Immediata la risposta dell'opposizione. Dalla conferenza dei capigruppo di ieri mattina emerge un dato incontestabile: il rifiuto al confronto con la città da parte delle forze di maggioranza consiliare e dell'amministrazione Bonfanti". Ad affermarlo è il capogruppo di Noto Movimento Popolare, Pietro Rosa che aggiunge: " Maldestro, mistificatore e dunque ridicolo è il documento con cui si sono presentati i consiglieri Campisi, Valvo, Cutrali e Guastella, smontato seduta stante, confuso nei contenuti, limitato, mi si scusi il gioco di parole, a fare l'opposizione alla chiara posizione di apertura al confronto pubblico con i nostri concittadini portata avanti dalla nostra coalizione e capace solo di omettere che, piaccia o non piaccia, Patto per Noto sia stato determinante compagno di viaggio dell'amministrazione Bonfanti nella corsa alle amministrative 2016 e sia a tutt'oggi una indiscutibile e rappresentativa forza di maggioranza dell'attuale amministrazione cittadina. Auspico che maggioranza consiliare e amministrazione possano assumere un atteggiamento meno confuso e più obiettivo. La coalizione Noto Bene Comune, a firma dei consiglieri Rosa, Pintaldi e Ferrero, ha soltanto richiesto un confronto con la cittadinanza netina che nel 2016 ha votato e che oggi avrebbe dovuto e voluto avere quel diritto di parola che maggioranza consiliare e amministrazione cittadina hanno espressamente negato. Per il resto, non rimane che porsi delle domande e darsi delle risposte che purtroppo, ancora una volta, non hanno trovato nella ampia maggioranza consiliare e nell'amministrazione validi interlocutori".
(Nella foto Pietro Rosa della coalizione Noto Bene comune)