Blitz contro la "Sacra Corona Unita", 50 arresti tra Lecce, Taranto e Brindisi
Cinquanta arresti in Puglia di presunti affiliati alla Sacra Corona Unita finiti nel mirino della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, con un'operazione contro il traffico di droga che e' partita da Brindisi e ha coinvolto le province di Lecce e Taranto. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Brindisi, che hanno condotto l'inchiesta che ha fatto luce sull'esistenza di un'associazione mafiosa, dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegali di arma da fuoco, nonche' spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso delle indagini sono state intercettate frasi connesse al rituale di affiliazione alla Sacra Corona Unita.
C'e' anche l'omicidio del figlio del collaboratore di giustizia Gianfranco Presta, avvenuto il 5 dicembre 2012 a San Donaci, tra le accuse contestate ad alcune delle 50 persone arrestate nell'ambito dell'operazione antimafia eseguita dai carabinieri del Comando provinciale di Brindisi, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce. L'operazione ricalca quella dello scorso dicembre e denominata 'Omega', che fu parzialmente vanificata dalle scarcerazioni disposte dal Tribunale del Riesame di Lecce per alcuni vizi di forma.
L'omicidio di Antonio Presta viene inquadrato nell'ambito di una faida tra gruppi rivali della Sacra Corona Unita ed e' contestato in primis a Carlo Solazzo, ritenuto l'autore materiale del delitto. Anche Solazzo, arrestato a fine del 2016, fu rimesso in liberta' pochi mesi dopo a causa dei presunti difetti nell'ordinanza di custodia cautelare ravvisati dal Riesame.