Stuprata una dottoressa della Guardia Medica di Trecastagni
Orrore in Sicilia per l'aggressione della dottoressa di una Guardia medica nel catanese, stuprata per ore da un 26enne che si e' introdotto nei locali fingendosi bisognoso di cure e poi ha tenuto sequestrata la donna. E' accaduto a Trecastagni: la vittima, una dottoressa di 51 anni, e' stata salvata dai Carabinieri che, allertati da una vicina che ha udito le urla, sono intervenuti e hanno arrestato l'aggressore. La donna, residente nella cintura etnea, e' stata ricoverata in osservazione ad Acireale. Tutto è iniziato intorno alle 23 di lunedì sera, quando il giovane, Alfio Cardillo, residente nel paese e con piccoli precedenti, ha iniziato a molestare la dottoressa che era in turno alla Guardia medica. Poco dopo ha dato in escandescenze, ha danneggiato gli arredi della stanza, ha rotto il telefono fisso dell'ufficio e disattivato il pulsante che fa scattare l'emergenza alla sala operativa del 112.
La dottoressa è stata stata sequestrata per due-tre ore e violentata più volte. L'allarme è scattato quando la donna è riuscita a liberarsi e urlare. Una vicina ha sentito le grida, ha chiamato il marito che dal balcone ha visto cosa stava accadendo e ha fatto intervenire i carabinieri. I militari del Nucleo radiomobile della compagnia di Acireale hanno quindi arrestato il violentatore, con i pantaloni ancora abbassati, che ha tentato invano di sfuggire alla cattura. Sull'episodio ha aperto un'inchiesta la Procura di Catania. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, in un tweet si è detta "sconvolta per ennesimo atto di violenza su una donna medico in un luogo di cura" che ha definito "inaccettabile". Di "atto ignobile, offensivo della dignità della persona, perpetrato ai danni di un medico nell'atto di compiere il proprio dovere di aiutare i cittadini", ha parlato il direttore generale dell'Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, che ha auspicato una risposta "rapida e severa" della giustizia.