Brogli elettorali a Noto? Corrado Figura: "Si faccia piena luce in tempi brevi"
Brogli elettorali a Noto? La notizia è di quelle che fanno tremare il palazzo della politica, il salotto buono come lo chiamato i netini. Quel palazzo Ducezio che oggi è sotto la lente d'ingrandimento della Procura della Repubblica di Siracusa. Un consigliere comunale indagato, Corrado Cultrera, ed il suo Movimento "Patto per Noto" che per le presunte irregolarità nella presentazione delle firme per la lista, non soltanto non avrebbe potuto prendere parte alla competizione elettorale del giugno del 2016, ma che nella sostanza si è apparentato con la coalizione che ha poi portato Corrado Bonfanti alla rielezione nel turno di ballottaggio. Le ipotesi di reato che il pm contesta al consigliere Cultrera, eletto il 5 giugno del 2016, così come la moglie, Veronica Pennavaria che oggi ricopre la carica di presidente dell'Aula di palazzo Ducezio, sono di falso ideologico e turbamento del regolare svolgimento delle elezioni. Secondo gli inquirenti le firme per le liste sarebbero "opera della stessa mano".
Molti sono stati sentiti dalla polizia giudiziaria confermando agli investigatori di non avere mai apposto la firma per la lista "Patto per Noto".
Corrado Figura, sconfitto al ballottaggio da Bonfanti, ha appreso la notizia dei presunti brogli in Campania, dove con la famiglia sta trascorrendo qualche giorno di vacanza in Costiera Amalfitana. L'ex presidente del consiglio comunale di Noto, è cauto e non vuole sbilanciarsi sull'argomento. "Ho scritto sulla mia pagina Facebook che bisogna fare piena luce nel più breve tempo possibile - dice l'esponente che ha guidato “Noto bene comune” con Noto Movimento popolare , Noto 3.0, Insieme per Noto e Noto libera - Per mia forma mentis, ho fiducia nel lavoro della magistratura".
Ma secondo lei le elezioni amministrative sono state truccate? "
Questo non lo posso affermare - prosegue Figura - Se irregolarità ci sono state lo stabilirà la magistratura. Certo una cosa mi lascia un po' perplesso. Se è vero quello che è stato scritto sui giornali, ci sono dei cittadini che hanno detto di non avere mai sottoscritto quella lista. In termini pratici, se così fosse stato, non poteva essere ammessa alla competizione elettorale".
E cosa significa?
"Che ci sono stato in ballo più di 1100 preferenze al primo turno che in qualche modo hanno fatto la differenza". Corrado Figura non va oltre, ma nel suo entourage spingono per ricorrere al Tribunale amministrativo regionale per chiedere il ritorno alle urne e aggiungono: "Se ci sono stati brogli anche gli altri candidati sono stati danneggiati".
A Noto anche ottobre sarà un mese "caldo".