Delibera è carta straccia, immutate le tariffe al camposanto di Pachino
Minacciano di ricorrere alla Procura ed alla Corte dei Conti, nove consiglieri comunali di Pachino, per una delibera che da quasi tre mesi non viene applicata. E' la vicenda che riguarda l'acquisto. delle aree cimiteriali per costruire cappelle e loculi. Lo scorso 12 giugno il coniglio comunale ha approvato la riduzione dei costi per l'acquisto delle aree al camposanto. L'organo di rappresentanza popolare ha così deciso di abbassare drasticamente il posto portandolo da 600 a cento euro ogni metro quadrato. Il tutto per favorire quanti non possono sostenere costi elevati per potere dare degna sepoltura ai propri familiari.
A tutt'oggi i costi dei terreni all'interno del camposanto sono rimasti invariati con grande disappunto nei confronti dell'amministrazione comunale guidata da Roberto Bruno, dai consiglieri di opposizione, Quartarone, Giuliano, Runza, Ristuccia, Dipietro, Nastasi, Campo, Lupo, Tuminello.
"Una deliberazione del consiglio comunale - afferma Corrado Quartarone, uno degli oppositori del governo cittadino - non può rimanere carta straccia. Non riusciamo ancora a comprendere il perchè di questi ritardi ed i motivi che hanno impedito l'amministrazione a modificare le tariffe. Davvero incomprensibile l'atteggiamento di sindaco ed assessore al ramo: quando a Pachino c'è da aumentare le tasse lo si fa a tempo di record, in 24 ore, quando invece c'è da dare qualcosa ai cittadini, tutto si perde nei meandri della burocrazia. Questa vicenda delle aree cimiteriali - conclude Quartarone - la porteremo avanti fino alla fine e siamo pronti a rivolgerci alle autorità competenti per rendere la delibera consiliare esecutiva"-