Marina di Ragusa, minaccia di morte i passanti: finisce in carcere
Ha seminato paura la scorsa notte a Marina di Ragusa, forse in preda a sostanze stupefacenti. A fermare l'aggressore sono stati i poliziotti della squadra mobile di Ragusa che lo hanno arrestato senza non poche difficoltà. In carcere è finito il senegalese, Ndiave Diallo Chiekhou, 21 anni, che deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e minacce gravi.
L'intervento dei poliziotti è stato richiesto alle 23, 59 di ieri con una telefonata alla sala operativa del 113. “Presto venite, c’è uno straniero pazzo che tenta di aggredire tutti, ci sono donne e bambini, chiunque si avvicini viene minacciato di morte”.
Tra le tante chiamate, una cittadina descrive perfettamente cosa sta accadendo. La pattuglia della Squadra Mobile di Ragusa è lì vicino ed in pochi istanti raggiunge l’esagitato. Appare subito evidente agli operatori della Polizia di Stato che la situazione è particolarmente delicata perché il soggetto non vuole dialogare in alcun modo, è solo molto violento e minaccia di morte i poliziotti e chiunque tenti di avvicinarlo. L’uomo continuava a minacciare gli agenti “i’ll kill you” e poi ancora insulti di ogni tipo in lingua inglese.
Gli agenti della Squadra Mobile operano in borghese pertanto uno di loro si è posto alle spalle dell’esagitato senza dare nell’occhio ed in pochi secondi i tre operatori lo hanno bloccato a terra, con l’aiuto anche di alcuni operatori commerciali lavorano nei bar della piazza. Nel contempo era già stato chiesto l’ausilio della Squadra Volanti che da li a poco è giunta sul posto assicurando l’energumeno all’intero della macchina di servizio. Nonostante fosse stato ammanettato e condotto all’interno della Volante, l’arrestato continuava a minacciare, insultare e sputare sul divisorio dell’auto che separa gli operatori dai fermati.
Condotto presso gli uffici della Squadra Mobile, il giovane senegalese non si calmava, forse per l’assunzione di droghe o alcool, pertanto veniva chiamato anche il 118 che provvedeva a visitarlo.
Il giovane è stato arrestato nel 2017 sempre dalla Squadra Mobile in quanto ha favorito l’immigrazione clandestina, ma successivamente era stato rilasciato per mancanza di esigenze cautelari ed espulso. Nonostante l’intimazione ad allontanarsi dal territorio nazionale dal mese di aprile 2017, il soggetto non aveva in alcun modo rispettato l’ordine dimorando sempre a Ragusa. Dopo le formalità di rito è stato accompagnato in carcere.