Siracusa, sequestrati 20 chili di frutti di mare privi di tracciabilità
Sono stati intensificati da parte degli uomini della Guardia Costiera i controlli sulla filiera ittica seguendo le diverse fasi della pesca, vendita e somministrazione del pescato. Tra le diverse attivita' condotte durante l'operazione denominata 'Canicola' nel territorio catanese, a Calatabiano, l'Ufficio Circondariale marittimo di Riposto ha sequestrato in un ristorante 31 chili di prodotto ittico per mancata tracciabilita'. Anche il personale della sezione polizia marittima della Capitaneria di porto di Siracusa ha effettuato il sequestro di circa 10 chili di frutti di mare per mancanza di tracciabilita' in un locale ristorante. Nell'ambito del Compartimento di Augusta sono stati sequestrati circa 20 chili di pescato ad Agnone Bagni ad un ambulante abusivo. I mezzi nautici della Capitaneria di Milazzo hanno sequestrato tre trappole (nasse) posizionate in mare senza gli appositi segnali e quattro fonti luminose "siluri", utilizzati da pescatori diportisti in violazione della vigente normativa in materia di pesca. L'Ufficio Circondariale marittimo di Lipari ha sequestrato due attrezzi da pesca (reti da posta fissa) posizionati in zone non consentite e sequestrato, a seguito di controlli espletati congiuntamente al personale del servizio veterinario, circa 60 chili di prodotto ittico presso un ristorante, in quanto somministrato ai consumatori in cattivo stato di conservazione. L'Ufficio circondariale marittimo di Sant'Agata di Militello ha sequestrato 14 cosiddetti "cannizzi" utilizzati per la pesca della lampuga, abusivamente detenuti da pescatori non autorizzati. Infine, la Capitaneria di Pozzallo ha proceduto al sequestro di un palangaro non segnalato.