Ars, non c'è numero legale: leggi finanziarie nel pantano
Ancora nel pantano per via della mancanza del numero legale all'Ars, i tre disegni di legge indicati come priorita' assolute dalla conferenza dei capigruppo e da approvare prima di un'eventuale pausa estiva: il rendiconto generale, l'assestamento del bilancio senza i quali la Regione incorre in un procedimento in sede giudiziaria sollevato dalla procura generale della Corte dei Conti e la modifica del regolamento, voluta fortemente dal presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone. Il vice capogruppo del Pd Giovanni Panepinto ha parlato di "incapacita' del governo di costituire dentro quest'Aula una maggioranza" e ricordato come "in questo palazzo si sono sempre costituite maggioranze diverse non ve ne e' mai stata una stabile". Nemmeno la presenza in Aula del presidente della Regione e dell'assessore all'Economia Alessandro Baccei è servita a racimolare una maggioranza per mandare in porto almeno i documenti contabili. Il capogruppo di Mpa Roberto di Mauro (nella foto) ha espresso la posizione del suo gruppo "ci sono da approvare due atti legislativi rilevanti, per quanto riguarda altro non siamo disponibili a garantire il numero legale" - ha detto il deputato facendo intendere che non c'e' intesa sulla modifica del regolamento.
Una seduta d'Aula, quella dell'Ars, durata appena un'ora e rinviata alle 16 del pomeriggio per mancanza del numero legale. Nessun provvedimento votato, sotto i colpi di continue richieste di verifica del numero legale, avanzate dal deputato Giovanni Greco (Pds). Nel corso della seduta solo un dibattito che ha messo in luce le vari posizioni dei gruppi parlamentari, da cui si evincono da piu' parti mal di pancia sulla modifica del regolamento a cui tiene invece il presidente Giovanni Ardizzone che punta all'abolizone del voto segreto per tutti gli atti legislativi, tranne i casi personali, cosi' come alla Camera dei deputati. A nulla sono serviti gli appelli del presidente della commissone Bilancio Vincenzo Vinciullo che aveva chiesto all'Aula "di rispettare il giuramento di fedelta' fatto ai cittadini siciliani". Fi e Pds hanno dichiarato di garantire il numero dei presenti in Aula solo per il voto alle norme contabili, lo stesso ha fatto intendere il Pd. E' un vero e proprio braccio di ferro tra Ardizzone e i partiti della maggioranza.
Ardizzone, dopo oltre un mese di inattivita' legislativa dovuta all'assenza dei parlamentari dal'Aula, aveva stigmatizzato le pressioni di diversi deputati che condizionano il numero legale per ottenere l'esame di emendamenti alle norme contabili. Ma la situazione non sembra sbloccarsi. Ancora stamattina Ardizzone ha ribadito che "nessun emendamento sara' esaminato in Aula che non sia prima passato dalle commissioni" e questo vale soprattutto per il collegato alla finanziaria che resta all'ordine del giorno, ma sempre piu complicato da mandare in porto.