Modica, accolti cinquanta minori stranieri richiedenti asilo
«Ci diamo insieme il benvenuto: noi vi accogliamo nella nostra città e nel nostro cuore, anche voi accoglieteci nel vostro cuore e nella vostra storia e vita di giovani». Così ha esordito Maurilio Assenza, direttore della Caritas diocesana di Noto, salutando, in francese, inglese e bambara, i circa cinquanta ragazzi ospiti, a Modica, di tre nuove comunità per minori stranieri richiedenti non accompagnati: “Raggio di sole”, “Tutti i colori della vita” e “Verde speranza”. L'iniziativa di venerdì è stata promossa dalla Caritas diocesana di Noto in un momento in cui si fanno le barricate, in altre parti d'Italia, e anche in Sicilia, contro l'accoglienza pure di donne e minori. La passeggiata di benvenuto di venerdì, che si è snodata tra il Duomo di San Pietro e piazza Matteotti, nel cuore della città, ha voluto rappresentare un modo diverso di confrontarsi con il tema dell'immigrazione. «L'iniziativa – spiega Assenza - si colloca in una scelta precisa della Caritas diocesana di Noto: dare il primato alla relazione, ai gesti, a ciò che nel tempo cambia mentalità. Diversamente da gesti di rifiuto. Che nascono dall'ignoranza e chiusura d'animo. E noi invece, con Giorgio La Pira, vogliamo cercare e custodire l'anima della città, che è la sua storia di accoglienza dell'ospite». Il direttore della Caritas ha detto ai ragazzi: «Dal cuore dei giovani del mondo e di Modica (rappresentati dagli animatori del Grest Crisci ranni) potrà, anzi dovrà nascere un mondo altro, più giusto e più fraterno. Vi accoglie una città che può essere definita frontale, perché nella parte storica è come se le case si guardassero... e questo fa sentire meno soli. Passeggiando per la città guarderemo i monumenti ma soprattutto ci guarderemo negli occhi: a dirci che vogliamo incontrarci, camminare insieme come amici». Molto bella la presenza di tanti animatori del Grest Crisci ranni, che insieme ad alcuni adulti e ai volontari, hanno accompagnato i minori in questa passeggiata di benvenuto che si è conclusa con un momento di fraternità. Importante la presenza della comunità missionaria intercongregazionale venuta a Modica per aiutare a costruire ponti con chi viene dal mondo.