Catania, stupri su minori: il 'guru' della setta respinge le accuse
Respinge le accuse Pietro Capuana, 73 anni, da ieri in carcere per associazione per delinquere finalizzata alla violenza sessuale aggravata ai danni di minori. L'uomo ha risposto alle domande del Gip di Catania Francesca Cercone nell'interrogatorio di garanzia. Il capo dell'associazione laica di ispirazione religiosa 'Cultura e ambiente' - secondo l'accusa una vera e propria setta, una comunita' degli orrori al suo servizio - ha ribadito la sua innocenza e, spiega il suo legale, l'avvocato Mario Brancato, ha "risposto puntualmente a tutte spiegazioni e alle contestazioni che gli sono state mosse". "Noi abbiamo depositato da tempo - ribadisce il penalista - delle indagini difensive che avevano avviato dopo una perquisizione. E' un processo difficile, con molti lati oscuri da chiarire e solo il tempo fara' giustizia". L'avvocato Brancato ha presentato un'istanza di scarcerazione del suo assistito, e in subordine anche gli arresti domiciliari, anche per gravi motivi di salute: "E' una persona anziana gravemente malata - sottolinea - e' un invalido al 100% che soffre di una grave forma di diabete ed e' cardiopatica: le sue condizioni di salute non sono compatibili col la detenzione, in carcere rischia la vita".