Catania, abusi su minori durante riti religiosi: quattro persone arrestate
"Non abbiate paura di denunciare, se siete state vittime di manipolazioni venite a segnalarcelo, noi indagheremo". Lo ha detto il questore di Catania Giuseppe Gualtieri, a margine della conferenza stampa sull'operazione '12 apostoli' della Polizia postale che ha sgominato un'associazione a delinquere finalizzata alle violenze sessuali su minori. Il questore ritiene che possano essere "numerose le donne, minori e maggiorenni, vittime in questa vicenda che perdura da oltre 25 anni". "La Procura di Catania - ha aggiunto il questore Gualtieri - ha agito con la consueta professionalita' e in fretta, perche' il fenomeno e' molto piu' diffuso di quanto si possa pensare. Dal quadro che emerge dalle indagini non si puo' parlare che di sette che fanno un uso distorto della religione. La Chiesa e' estranea alla vicenda e, essendo una congregazione laica, non avrebbe avuto comunque alcun potere di intervento".
Una comunita' degli orrori, composta da circa 5.000 persone, un gruppo chiuso, selettivo con una organizzazione di tipo fortemente gerarchico, al cui vertice c'era il guru finito in carcere, autoproclamatosi "reincarnazione di un Arcangelo", affiancato da altri con incarichi direttivi, denominati "12 apostoli". All'interno del gruppo, formalmente dedito alla vendita di prodotti agricoli coltivati dagli stessi adepti (con proventi di migliaia di euro mensili), venivano compiuti da molti anni atti di violenza sessuale ai danni di minori, qualificati come azioni mistiche e spirituali. Dopo la consegna alla polizia, da parte della madre di una vittima quindicenne, dello smartphone in cui erano contenute conversazioni in chat, sono state identificate altre persone offese che hanno confermato gli abusi (talvolta risalenti negli anni), descrivendo lo stato di totale plagio esistente all'interno del gruppo, fondato su argomenti di carattere religioso (persuasione tanto forte da indurre anche alcune donne, madri di minori, a condurre consapevolmente le figlie all'interno del gruppo).
Le tre donne arrestate si occupavano del reclutamento delle minori da sottoporre alle pratiche sessuali, vincendone le resistenze (le stesse convincevano le giovani che i rapporti con il gestore della congregazione non erano atti sessuali, bensi' "atti d'amore pulito", "amore dall'alto", con dei veri e propri turni presso abitazione dell'uomo durante i quali le minori, oltre a svolgere svariate attivita' - lavare il 73enne, vestirlo, pulire la sua abitazione... - dovevano soddisfarne anche le sue richieste sessuali, talvolta anche in gruppo. Le vittime, inoltre, erano costrette a sottoscrivere delle lettere in cui dichiaravano il loro amore, dichiarandosi espressamente consenzienti alle sue richieste sessuali. Quando le minori esternavano dubbi o non aderivano alle richieste, venivano tacciate di essere prive di fede e talvolta, anche multate, con obbligo di pagamento di somme di denaro. Gli abusi venivano consumati anche nel cosiddetto "cenacolo", luogo dove la comunita' si riuniva con cadenza settimanale per riunioni su argomenti religiosi. Nel corso delle perquisizioni sono state trovate moltissime lettere redatte dalle giovani; individuato anche il registro con gli elenchi nominativi di migliaia di adepti. Numerose le donne, minori e maggiorenni, vittime in questa vicenda protrattasi da oltre 25 anni.