Siracusa, sequestro impianti: Isab adotta il piano della Procura
"L'Isab ha ritenuto di accettare il programma di interventi secondo le scadenze previste nel decreto di sequestro preservando la piena operativita' della raffineria". Lo precisa la societa' petrolifera, proprietaria di due stabilimenti, a Priolo, al centro di un'inchiesta per inquinamento della Procura di Siracusa culminata il 21 luglio scorso con il sequestro degli impianti. Un provvedimento analogo, firmato dal Gip del tribunale di Siracusa, era stato emesso anche nei confronti della raffineria Esso di Augusta. I magistrati siracusani avevano anche fissato un termine di 15 giorni alle due aziende per adottare un piano di interventi allo scopo di ridurre i livelli di inquinamento. "Tali prescrizioni - spiegano dall'Isab - facevano gia' parte di un programma di interventi discussi in sede di Autorizzazione integrata ambientale con le competenti autorita' ministeriali e le amministrazioni locali. La societa' confida nel contempo di chiarire definitivamente la sua posizione e la correttezza del proprio operato nel corso del procedimento giudiziario".