Floridia, Failla non è più assessore: "Ecco perchè mi sono dimesso"
Si è dimesso questa mattina, così come aveva preannunciato, l'assessore al Comune di Floridia, Massimo Failla. E' un po' amareggiato per quello che è accaduto, ma la situazione è precipitata dopo la mancata elezione del presidente del Consiglio, che era stata indicato dalla coalizione, poi non avvenuta, regalando all'opposizione il vertice dell'organo di rappresentanza popolare. Il giorno dopo il primo cittadino aveva subito depotenziato le deleghe di Failla, lasciandogli solamente le Politiche agricole.
"Volevo spendere due parole su ciò che è accaduto le scorse settimane - dice l'ex assessore - fatti che mi hanno costretto a dare le dimissioni da assessore. La settimana scorsa il sindaco mi ha ritirato le deleghe che mi aveva affidato. Ciò non mi permette di potere operare e neanche di poter portare avanti idee e progetti per la nostra comunità. Per questo motivo ritengo che la mia presenza non sia più necessaria. Io ritengo di essere una persona utile al paese solo se nelle condizioni di poter lavorare. Premettendo che non sono attaccato alla poltrona, mi dimetto. Mi scuso solo con i professionisti che avevano garantito la loro disponibilità a costo zero per l'avvio dell'Urban Center, progetto nel quale credo fermamente. Detto ciò concludo augurando un buon lavoro a tutta la giunta, ai consiglieri e al signor sindaco, Gianni Limoli".
Intanto ieri sera si è tenuto il consiglio comunale senza colpi di scena, con la prima apparizione pubblica in aula del vice sindaco, Salvo Burgio, in fase di guarigione, con l' Aula che ha votato i componenti delle 5 Commissioni. Il "gennusiano" Peppe Tata ha ufficialmente dichiarato che il loro gruppo passa all'opposizione, ma sul finire dei lavori dell'assemblea, il consigliere del Pd Mario Bonanno, ha invitato l'amministrazione Limoli a "lavorare per il bene della città" con un passaggio politico: "Non siamo la stampella di questo governo, noi siamo all'opposizione".