Palermo, falso pacco bomba contro Antoci: "Sono preoccupato"
Nuove inquietanti minacce contro il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, scampato il 18 maggio 2016 a un drammatico agguato di mafia e costante bersaglio della criminalita' organizzata per la sua lotta contro i clan dei pascoli del Messinese. Un congegno elettronico dotato di antenna e' stato trovato sabato sera da una pattuglia lungo la strada di Santo Stefano di Camastra che conduce alla sua abitazione. "Sono intervenuti gli artificieri - racconta Antoci, responsabile del dipartimento Legalita' del Pd, da anni sotto scorta - non mi hanno fatto uscire... Hanno trovato un congegno elettronico con una antenna vicino casa mia... e' una situazione complicata...". Ma assicura che il suo impegno non si ferma. "Il tema e' importante - spiega - il nuovo codice antimafia ha recepito in pieno il nostro protocollo di legalita'. E' un massacro per gli interessi economici di Cosa nostra. E ora questo modello viene applicato anche al di fuori della Sicilia: si colpiscono cosi' beni e interessi per miliardi di euro. Un vero tsunami contro le mafie e i loro patrimoni. Non mi fermeranno, non ci fermeranno, a nessun costo. Non possiamo farlo; solo in questo modo si sconfiggono le mafie e si risponde ai loro atti vigliacchi: colpendo i loro affari. E nella lotta alle organizzazioni criminali dobbiamo continuare a raccontare storie di vittoria. Devono saperlo tutti: non si torna indietro".