Ex rettore di Palermo candidato alla Presidenza della Regione
L'ex rettore dell'Universita' di Palermo ed ex assessore alla Sanita' della Giunta Cuffaro, Roberto Lagalla, ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza della Regione siciliana. "Ho deciso di fare un passo in avanti spinto dall'entusiasmo della gente che ho incontrato negli ultimi mesi - ha spiegato - durante le numerose tappe di Idea Sicilia. La mia candidatura alla presidenza della Regione vuole segnare un momento di discontinuita' rispetto al passato". E ha proseguito: "Il nostro e' un partito non partito, e' un movimento civico e la mia funzione e' solo quella di essere garante di un programma scritto con le donne e gli uomini conosciuti in questi mesi, che ha come obiettivo unico la ricostruzione della Sicilia e il benessere della gente". E sulle alleanze: "Non chiudo ai partiti ma sono disponibile al dialogo e al confronto, anche con Nello Musumeci", che ha ufficializzato nei giorni scorsi la sua candidatura: "Il nostro e' un percorso molto differente ma non credo che mettere insieme forze diverse sia un disvalore. La condizione posta e', come gia' detto, il programma di Idea Sicilia, vogliamo discutere di contenuti". Occupazione, imprese, giovani e semplificazione della macchina amministrativa: "La Sicilia ha bisogno di essere ricostruita sul piano della tenuta e della coesione civile, ha bisogno di una valorizzazione reale, e non solo a parole, dei suoi giovani, ha bisogno che vengano liberate energie e servono nuove e reali opportunita' per l'impresa. Non possiamo piu' continuare a vivere di spesa assistita o di impegno pubblico, la Sicilia deve recuperare la sua identita' e la consapevolezza di essere una cerniera tra l'Europa e l'Africa. Essere candidati alla presidenza significa essere garante dell'attuazione di un programma nei confronti dei cittadini, perche' il senso di responsabilita' impone questo. Auspichiamo di poterlo fare insieme a quelle forze politiche che vorranno starci, sulla base di un rapporto costruito sugli argomenti e sui contenuti e non sui nomi e sui veti, su questo non abbiamo nessuna pregiudiziale ne' alla discussione ne' all'impegno collettivo".