Catania, il Consiglio comunale approva il rendiconto dell'esercizio 2016
Il Consiglio comunale, presieduto da Francesca Raciti, ha dato il via libera nella tarda serata di ieri all'approvazione del rendiconto dell'esercizio 2016. L'Aula si è espressa con 16 consiglieri favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti sui 22 presenti. L'atto è stato illustrato dall'assessore al Bilancio Salvatore Andò alla presenza del vicesindaco Marco Consoli e degli assessori Rosario D'Agata, Nuccio Lombardo, Orazio Licandro, Valentina Scialfa, Fortunato Parisi.
Andò ha spiegato come il documento rispecchi i principi di armonizzazione contabile nel rispetto del piano di rientro e degli impegni assunti dall'Amministrazione. "Sbloccherà finanziamenti per 50 milioni - ha detto - necessari a garantire i servizi essenziali e anche a pagare gli stipendi". L'assessore ha evidenziato che il documento introduce elementi come i finanziamenti "che già quest'anno, dal Pon Metro al Patto per Catania, hanno dato i primi frutti".
Riguardo al tema del riaccertamento, ha fatto riferimento al lavoro di ricognizione dell'Amministrazione sui residui attivi e passivi con la conseguente riduzione significativa dei residui attivi e quindi anche del fondo crediti di dubbia esigibilità. Ha inoltre parlato dei segnali importanti rappresentati "dal risultato di gestione positivo per 77 milioni e da un risultato di amministrazione che prima degli accantonamenti e dei vincoli obbligatori per legge evidenzia un attivo di 16 milioni". Sottolineata inoltre "la sensibile riduzione di disavanzo di 24 milioni di euro con un incremento del fondo passività potenziali sino a 35 milioni e la riduzione dei tempi di pagamento dei creditori".
In chiusura l'assessore ha ringraziato l'Aula "per l'approvazione di un atto che ha una valenza politica di assunzione di responsabilità nei confronti della città e la cui trattazione d'urgenza era legittimata dal prevalere dell'interesse generale su quello particolare".
La seduta si era infatti aperta con l'approvazione (17 sì, 4 no e 2 astenuti) della pregiudiziale posta dalla presidenza che ha sancito l'interesse pubblico della delibera sollecitata dall'amministrazione riguardo alla trattazione d'urgenza.