Siracusa, flop del Consiglio comunale sul regolamento degli asili: manca il numero
Il Consiglio comunale torna in aula alle 18.30, in seconda convocazione, dopo che ieri, al momento della votazione di un emendamento all'articolo 4 del nuovo Regolamento sugli Asili nido, è venuto a mancare il numero legale. Era in discussione la parte riguardante il calendario delle attività, che fissa in 11 mesi la durata dell'anno educativo.
“In uno all'articolazione in 36 ore lavorative settimanali, suddivise in 5 o 6 giorni, con un minimo di 6 ore giornaliere, questa nuova disciplina viene incontro alle esigenze delle famiglie e permette una maggiore flessibilità”: lo ha detto nel suo intervento il consigliere Simona Princiotta prima della verifica del numero legale.
In precedenza l'aula ha approvato i primi tre articoli di un testo che va a sostituire il precedente, in vigore dal 1980, anche se due anni fa era stato oggetto di modifiche ed integrazioni. Il Regolamento viene armonizzato con la normativa regionale in materia, che prevede nuovi standard strutturali ed organizzativi, ed incide soprattutto in alcuni aspetti gestionali del servizio resi adesso più snelli e funzionali.
A migliorare il testo del settore Politiche scolastiche ed educative, gli emendamenti approvati dalla II Commissione ed illustrati in aula dal suo presidente, Elio Di Lorenzo che nel suo intervento ha ricordato “Il lavoro svolto in quasi due mesi dai consiglieri che hanno apportato modifiche per ottimizzare il servizio e renderlo quanto più vicino alle esigenze della collettività”. Il primo emendamento è stato all'articolo 2 con la previsione, tra le “Finalità” del servizio, di “Diffondere la cultura ed i diritti dell'infanzia”.
L'altro emendamento migliorativo approvato dall'aula su proposta dei consiglieri Firenze e Sorbello è servito a cassare l'articolo 2 nella parte in cui si faceva specifico riferimento al numero di bambini destinato ad ogni asilo, rinviando agli standard regionali.
Prima parte della seduta dedicata alla discussione sul “Reintegro nella carica del consigliere Antonio Bonafede” e sul corretto iter dell'adempimento. Negli interventi che si sono succeduti: dall'aula è venuta la richiesta di procedere al reintegro “Per presa d'atto”; dagli uffici l'obbligo di procedere attraverso una votazione per ricostituire il plenum del Consiglio.
Alla fine è passata questa indicazione con il voto del Consiglio che reintegra Antonio Bonafede nel suo ruolo. Bonafede ha comunicato all'aula l'adesione al Gruppo Misto.