Incendi, Crocetta: "Lasciati soli dallo Stato e dalla Protezione civile"
"Non so se ci sia stata solo incuria o una volonta' di metterci in ginocchio...", E' l'inquietante domanda posta dal presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ascoltato oggi pomeriggio in Commissione Ambiente del Senato sugli incendi che hanno devastato l'Isola. "Tutti dobbiamo collaborare - ha aggiunto - ma il corpo specializzato e' quello dei vigili del fuoco, e come lo Stato non rinuncia alla tutela dell'ordine pubblico, lo stesso deve accadere per gli incendi. Faremo il massimo sforzo perche' la lezione di quest'anno e' stata tremenda", resta il fatto per il governatore, che "ci siamo trovati in una situazione imprevista", per l'improvviso dietrofront sulla convenzione con lo Stato per la fornitura dei mezzi aerei, "che avrebbe richiesto un'altro tipo di responsabilita'".
La Regione dispone, ha spiegato Crocetta, di 5000 ausiliari della Forestale impiegati nelle campagne antincendio, "insufficienti e inutili nei casi in cui gli incendi assumono particolari dimensioni perche' si puo' intevenire solo con mezzi aerei". Fino al 2014 la Sicilia "appaltava il servizio di canadair ai privati, svolgeva gare che servivano, pero', ad alimentare gli incendi; per questo con il ministro dell'Interno abbiamo valutato una strada diversa. Nel 2015 era venuta fuori un'inchiesta della procura di Perugia su una societa' italiana che aveva la particolarita' di essere l'unica a vincere tutte le gare per la fornitura di mezzi di spegnimento aereo. C'era un mercato turbato. Facemmo allora la scelta di non ricorrere ai privati, soprattutto in un territorio come quello siciliano a rischio di infiltrazioni mafiose". Cosi' l'anno dopo si e' stipulata la convenzione con il Corpo Forestale e dei vigili del fuoco per la fornitura di mezzi aerei: "Il sistema ha funzionato benissimo nel 2015 e 2016" ma tutto e' saltato nel 2017, quando e' stato troppo tardi, per porre rimedio. Una comunicazione "drammatica quella della Protezione civile.
Abbiamo scoperto che i mezzi erano passati ad altri servizi, ai carabinieri", e "poco dopo e' arrivata l'offerta di mezzi da parte di una ditta privata di Caltanissetta". Da Crocetta una domanda inquietante: "Non so se ci sia stata solo incuria o una volonta' di metterci in ginocchio... Curcio ha detto che si trovavano in difficolta' perche' mancavano i mezzi della Sicilia... ma i mezzi della Sicilia sono quelli che loro ci procuravano... Io mi sono stato zitto per non alimentare il senso di un conflitto istituzionale e di uno scaricabarile continuo. Io ho chiesto una riunione alla Protezione civile e in quella sede e' stato segnalato un errore sulla dislocazione dei 16 canadair, tutti collocati a Roma. Dopo quella rinione tre sono stati dati a Trapani Birgi, tre a Lamezia, elicotteri a Fontanarossa, Comiso e Boccadifalco. Tutti dobbiamo collaborare, ma il corpo specializzato e' quello dei vigili del fuoco, e come lo Stato non rinuncia alla tutela dell'ordine pubblico, lo stesso deve accadere per gli incendi. Faremo il massimo sforzo perche' la lezione di quest'anno e' stata tremenda. Resta il fatto che ci siamo trovati in una situazione imprevista che avrebbe richiesto un'altro tipo di responsabilita'".