Cinquanta migranti in un ex hotel del Messinese: insorge la popolazione di Castell'Umberto
L'arrivo di trenta migranti minorenni non accompagnati fa salire la tensione al Comune di Castell'Umberto, piccolo centro in provincia di Messina dove il sindaco Vincenzo Lionetto Civa è insorto sostenendo di essere stato avvisato all'ultimo momento. A destinarli in una struttura alberghiera di quel territorio, la Prefettura di Messina. Il sindaco però non ci sta e gia' ieri sera era insorto dicendo che si sarebbe recato davanti alla struttura alberghiera e sarebbe rimasto li' davanti. "Non ritengo questo - aveva scritto su Facebook - un atto di coinvolgimento istituzionale corretto per gli ovvi motivi di ricaduta sulla nostra comunita'". Si è rivolto ai suoi concittadini protestando sulla tempistica: "In una struttura dichiarata da mesi inagibile - scrive il sindaco -, senza luce, con acqua fornita dal Comune di Castell'Umberto con morosita' dal 2012 (regolarmente attivati da tempo tutti i procedimenti amministrativi di recupero) hanno provato a far entrare un gruppo elettrogeno....i cittadini hanno bloccato le vie di accesso... garantiti ingresso mezzi di pronto intervento".
La prefettura di Messina sulla questione dice: "La struttura ricade nel territorio del Comune di Sinagra, un centro vicino a Castell'Umberto - chiarisce la dottoressa Caterina Minutoli, della Prefettura di Messina - è una struttura che abbiamo individuato in via di emergenza perchè nel territorio di Messina sono stati destinati numerosi migranti e bisognava dare una sistemazione a tutti ". Chiarimenti anche riguardo le condizioni dell'albergo: "Si tratta di una struttura che era gia' stata visionata - prosegue la dottoressa Miunutoli - e che ha acqua e luce attraverso un generatore di corrente elettrica". Nell'albergo sono arrivati 50 adulti, tutti uomini che nelle prossime settimane potrebbero essere destinati ad altre strutture.