Mafia: il medico del carcere di Parma: "Riina a rischio morte improvvisa"
La cardiopatia di cui soffre da anni espone "Salvatore Riina a rischio di morte improvvisa". Lo scrive il primario di medicina interna Michele Riva del reparto ospedaliera del carcere di Parma in cui e' ricoverato il 'capo dei capi'. La relazione sule condizioni di salute del boss e' stata depositata agli atti del processo in corso stamane in cui Riina e' imputato pe le minacce al direttore del carcere di Opera Giacinto Siciliano.
Anche alla luce di questa documentazione, la difesa di Riina, rappresentata dall'avvocato Mirko Perlino, ha chiesto ai giudici di acquisire le cartelle cliniche del 'capo dei capi' per valutare se vada sottoposto a una perizia che chiarisca la sua capacita' di stare in gudizio. "Riina non capisce cio' che gli viene detto - ha spiegato il legale - dalla relazione emerge che va a stare in giudizio un imputato che non si puo' esprimere, che e' completamente dipendente in tutti i suoi atti quotidiani, a eccezione del mangiare cibo frullato, che non e' in grado nemmeno di prendere una cornetta in mano per parlare col suo difensore perche' gliela deve tenere in mano un agente della polizia penitenziaria". Il pm Bruna Albertini ha replicato sostenendo che la documentazione acquisita e' "sufficiente" per accertare la capcita' di stare in giudizio del boss mafioso. I giudici si sono ritirati in camera di consiglio.