E' morta a Roma Elsa Martinelli: fu la diva che incantò l'America
E' morta oggi nella sua casa di Roma l'attrice Elsa Martinelli. Malata da tempo, aveva 82 anni. Era nata a Grosseto il 13 gennaio 1935, e si era trasferita con la famiglia a Roma quando era molto giovane. Nella Capitale, Elsa Martinelli viene notata dal sarto Roberto Capucci ed inizia a sfilare per alcune delle piu' importanti case di moda. Al cinema debutta in un film di Claude Autant-Lara, 'L'uomo e il diavolo' nel 1954, e, grazie a Kirk Douglas, riesce a sfondare sulla scena internazionale. Sara' lui, infatti, a volerla nel film western 'Il cacciatore di indiani'. Con 'Donatella' di Monicelli si aggiudica l'Orso d'argento a Berlino nel 1956. L'anno successivo sposa il conte Franco Mancinelli Scotti, da cui avra' una figlia.
Tra i suoi film piu' noti, 'La notte brava' di Mauro Bolognini, 'Il sangue e la rosa' di Roger Vadim, 'Hatari!' di Howard Hawks, 'La calda pelle' di Jean Aurel, 'Sette volte donna' di Vittorio De Sica, 'Il processo' di Orson Welles, 'La decima vittima' di Elio Petri. Dagli anni Settanta ha diradato la sua attivita' cinematografica, ma nel 1976 e' tra i protagonisti di 'Il garofano rosso', diretto da Luigi Faccini e tratto dal romanzo di Elio Vittorini. Dopo il divorzio dal conte Mancinelli Scotti, ha sposato il fotografo Willy Rizzo. Nel 1986 Elsa Martinelli compare nella serie di telefilm 'Atelier' e, dopo molti anni di assenza, torna sul grande schermo nel film dell'esordiente Eugene Levy, 'Sette criminali e un bassotto' del 1992. Nel 1995 ha pubblicato una autobiografia dal titolo 'Sono come sono. Dalla dolce vita e ritorno'.
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