Incendi, le fiamme devastano monte Erice: spente dopo 12 ore
Spento all'alba dopo circa dodici ore il vasto incendio sul Monte Erice che da ieri sera, intorno alle 18, ha visto impegnate nove squadre e 16 automezzi dei vigili del fuoco di Trapani e dei distaccamenti di Alcamo, Marsala e Salemi. Uno spiegamento di forze in azione tra la strada provinciale 31 e la via Vecchia Martogna, versante nord-ovest, per fermare le fiamme che stavano divorando la macchia mediterranea, alberi e sterpaglie lungo circa 40 ettari. Rinforzi sono giunti anche da Palermo. Il rigo, sviluppatosi dapprima alle pendici del Monte Erice, si e' propagato velocemente a causa del moderato vento di scirocco che ha spirato nel pomeriggio e sino a tarda notte. L'intervento tempestivo e massiccio dei pompieri, ha evitato che il fuoco distruggesse alcune case presenti nella zona attraversata dal fuoco. Le squadre sono rientrate alle 5.30, dopo aver spento gli ultimi focolai.
La prefettura di Trapani ricostruisce le complesse fasi di intervento sul vasto rogo: per il coordinamento delle operazioni di spegnimento dell'incendio di vaste proporzioni divampato nella serata di ieri nel Comune di Erice, il prefetto Giuseppe Priolo ha attivato immediatamente l'unita' di crisi. Le operazioni di spegnimento, rivelatesi complesse, hanno interessato le zone di Martogna, Castellaccio e Guastella. Sono intervenute sul posto diverse squadre e mezzi dei vigili del fuoco, della Forestale, delle forze dell'ordine e dei volontari della Protezione civile. Le fiamme, alimentate dal vento di scirocco si erano infatti propagate fino a lambire alcune abitazioni che, per motivi precauzionali, sono state evacuate. L'ora tarda non ha consentito l'intervento del canadair di base all'aeroporto di Birgi, ma la situazione e' stata tenuta sempre sotto stretto controllo. Sul posto sono state richiamate tutte le autobotti disponibili che hanno operato nel corso della notte, consentendo di circoscrivere il fuoco. Alle 23,30 tutte le persone evacuate sono potute rientrare nelle proprie abitazioni, in sicurezza. L'attivita' dell'unita' di crisi e' proseguita per tutta la notte fino al rientro dello stato di emergenza, mantenendosi in costante contatto con le sale operative che hanno vigilato l'area interessata ed effettuato la bonifica.