Elezioni a Floridia, Vassallo: "E' Scalorino l'unica alternativa di rinnovamento"
Alla vigilia della chiusura della campagna elettorale a Floridia, con Gianni Limoli e Orazio Scalorino che si affronteranno nel ballottaggio, Gaetano Vassallo designato dal sindaco uscente nella squadra degli assessori, esprime una serie di riflessioni sulle elezioni amministrative.
"Un aspetto evidente - afferma Vassallo - è senz’altro la riconfigurazione di uno schema classico di contrapposizione. Infatti, a sostegno della ricandidatura del Sindaco Scalorino, si osserva uno schieramento certamente riconducibile al centro-sinistra in cui, assieme al Partito Democratico (peraltro unico simbolo di partito presente tra innumerevoli liste civiche e movimenti), troviamo schierati il civismo politico e gruppi di ispirazione centrista. Dall’altra parte, l’alleanza che sostiene la candidatura di Giovanni Limoli, formatasi all’indomani del primo turno, nonostante la presenza di isolate figure della sinistra tradizionale floridiana, vede schierati tutti i maggiorenti del centro-destra provinciale, a partire dai deputati all'Ars Vinciullo e Gennuso che proprio in questi giorni hanno annunciato la loro ricandidatura all’Assemblea regionale, non facendo mancare il loro endorsement a quello schieramento, a seguire con l’onorevole Pippo Gianni che ha sostenuto dei candidati di quelle liste, per finire con Bastante che, qualche mese fa, ha pubblicamente aderito al progetto di Nello Musumeci.
Agli osservatori interessati come noi, la domanda, a questo punto, sorge spontanea: ma perché questo schieramento di centro-destra non si è presentato compatto fin dal primo turno? “Non si potevano reprimere le legittime aspirazioni personali dei diversi contendenti” hanno affermato nei vari comizi, fino a rivelare l’esistenza di un tacito accordo affinché il primo turno rappresentasse le “primarie” di quello schieramento che, comunque, si sarebbe unito all’indomani del voto. Alla faccia della trasparenza del progetto politico!!! Si affronta una campagna elettorale infuocata, uno contro l’altro armati all’interno dello stesso schieramento, con uomini, programmi ed idee spesso contrapposti, per poi dire che erano le “primarie”…e perché non lo avete detto pubblicamente dall’inizio della campagna elettorale? Sempre agli osservatori interessati come noi - prosegue Vassallo - viene il dubbio che non c’era nessun accordo e che, l’alleanza posticcia per il ballottaggio, altro non sia che una spartizione di poltrone di Jurassica ispirazione. I dinosauri della vecchia politica sono scesi in campo e sul terreno floridiano cominciano ad organizzare le loro truppe per la campagna delle Regionali. E così, come per incanto, coloro che fino al giorno prima erano in disaccordo su tutto, hanno magicamente trovato le ragioni della pace. Ma guai a parlare di inciucio. Il vero collante è la contrapposizione a Scalorino il quale rappresenta, paradossalmente, l’unica (e la migliore) alternativa di rinnovamento, rispetto al rischio di restaurazione.
Ovviamente, il repentino materializzarsi della santa alleanza contro Scalorino, sconta l’assenza di argomenti politici e temi amministrativi condivisi e sedimentati tra le varie componenti, tanto che l’unico argomento di interesse che si riesce a proporre è la questione della rinuncia alle indennità di futuri sindaci e assessori, con il chiaro intento di recuperare qualche voto “di pancia” nel solco dei nuovi populisti".