"Caso La Vardera" a Palermo, Fratelli d'Italia minaccia azioni legali
"Non puo' che amareggiare apprendere che il candidato sindaco di Palermo, Ismaele La Vardera, abbia premeditatamente utilizzato questo suo ruolo per registrare, anche in maniera fraudolenta, immagini e conversazioni da diffondere a scopo di lucro. Anziche' un documentario-denuncia, questo prodotto rischia di essere la conferma di una spregiudicata e cinica interpretazione al ribasso del ruolo di "giornalista d'assalto" disponibile anche ad approfittare della buona fede degli elettori palermitani, prima che dei partiti, e a mettere in campo ogni artificio e raggiro pur di raggiungere lo scopo. Fratelli d'Italia aveva deciso, dopo una serie di accertamenti sulla sua incensuratezza, sui suoi trascorsi professionali, sulla qualita' del suo programma e sulle collaborazioni con importanti Istituzioni, di appoggiare la candidatura a sindaco di Ismaele La Vardera, proposto a FdI dalla lista civica palermitana "Centro-destra" e gia' ufficializzato dalla lista "Noi con Salvini". Pur non avendo nulla da temere dalla pubblicazione di qualsivoglia registrazione, come l'interessato si e' sbracciato ad assicurare, Fratelli d'Italia reputa gravissimo l'avere carpito la fiducia dei dirigenti locali e nazionali e soprattutto degli elettori palermitani, ai quali lui e noi stessi ci siamo rivolti per avere il loro consenso. L'insegnamento che deriva da questa vicenda e' che la militanza non occasionale, sincera e disinteressata in una forza politica resta la migliore garanzia nella selezione della classe dirigente che, senza genuina passione, puo' invece dar luogo a squallidi episodi come questo, privo comunque di ogni asserita giustificazione. Nonostante questo, pero', FdI continuera' a credere che la politica sia la piu' bella forma di impegno civile che esista e che sia giusto dare un'occasione per mettersi in gioco a chiunque abbia voglia di mettersi a disposizione della propria citta', di rappresentare i propri concittadini con entusiasmo, passione e impegno, di sacrificare un po' di se per costruire un futuro migliore per la propria terra. FdI si riserva al riguardo ogni azione opportuna a tutela dei propri elettori e del movimento". E' quanto comunica in una nota ufficiale Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.
LA VARDERA: NON C'E' STATO ALCUN BLUFF
"Voglio rassicurare i miei elettori e anche chi non mi ha votato: la mia candidatura non e' stata un bluff. Avrei fatto volentieri il sindaco, ma Orlando Ferrandelli e Forello mi hanno largamente battuto. Durante questi mesi ho documentato la mia campagna elettorale e tutto quel che mi e' successo. Che male c'e' a rendere trasparente la politica? Per farlo meglio mi sono fatto aiutare da persone con le quali ho collaborato e che mi hanno sostenuto in questi mesi: Davide Parenti, autore delle Iene, e Claudio Canepari". Lo dice l'ex candidato sindaco di Palermo Ismaele La Vardera, sostenuto da Lega e Fratelli d'Italia, accusato di avere inscenato la sua candidatura solo per realizzare un docufilm sui vizi della politica siciliana. "Subito dopo le elezioni, a risultato ottenuto - aggiunge - ho incontrato tutte le persone coinvolte e ho chiesto loro se fossero disponibili ad entrare nel nostro racconto. Praticamente tutte mi hanno rilasciato il loro consenso tranne uno che stava nella mia lista che non l'ha presa affatto bene e m'ha mandato all'ospedale". Il riferimento e' all'attore di 'Mery per sempre' Francesco Benigno con cui ieri ha avuto un'accesa lite. "Molti prima di me - conclude - hanno documentato la loro elezione (Macron ad esempio, ma nessuno ha pensato che fosse un bluff la sua candidatura). Sto facendo male a voler raccontare la meravigliosa esperienza che ho fatto negli ultimi mesi?".