L'ombra dei brogli a Melilli, sequestrate le schede di una sezione
Sospetto di brogli e presunte manipolazioni sul voto per le amministrative a Melilli. Parte l'esposto del deputato all'Ars Pippo Sorbello, candidato a sindaco nel suo paese e bocciato dal responso ufficiale delle urne per soli 8 voti e questa mattina al municipio arrivano i carabinieri. I militari dell'Arma hanno sequestrato il plico con le schede elettorali della sezione di Villasmundo, frazione di Melilli. Gli investigatori hanno prelevato le schede della sezione 10, dopo la denuncia presentata dal candidato a sindaco, Pippo Sorbello, sconfitto da Giuseppe Carta. Secondo la ricostruzione di Sorbello, sarebbero avvenute delle irregolarità proprio in quella sezione, da qui la decisione della Procura di Siracusa di avviare un'indagine che si starebbe concentrando su 20 schede nulle. In serata è arrivata una nota del candidato battuto.
"In caso di elezioni corrette e trasparenti sarei stato il primo a congratularmi con il mio competitore - scrive Sorbello - conosco le regole, so accettare le sconfitte e quando l’avversario è leale, e comunque in me prevale sempre l’amore e l’attaccamento a Melilli. Purtroppo a Melilli, Villasmundo e Città Giardino, non è stato così. Ci sono molte zone d’ombra sul voto dell’11 giugno, sono successe molte cose che non consentono di parlare di elezioni lineari e trasparenti . Ci sono state persino “presenze criminali” che hanno turbato e in alcuni casi costretto il voto dei cittadini. In particolare nelle sezioni 10 e 12 sono accaduti fatti che sono stati posti all’attenzione della magistratura che comunque già stamattina ha fatto i primi passi per garantire giustizia e trasparenza procedendo al sequestro di alcuni plichi elettorali. Personalmente chiederò al Tar il riconteggio delle preferenze così come chiederò alla magistratura di sapere se c’è stata una compravendita vessatoria del voto. L’obiettivo è quello di fare chiarezza e credo che lo stesso dovrebbe fare anche il mio competitore e quelli fra i suoi sostenitori che si sono mossi correttamente e in buona fede. Chiedo quindi che si faccia presto e non per me, ma nell’interesse superiore di Melilli, la mia Melilli che ha bisogno di medicine urgenti per uscire dallo stato di coma in cui fino ad oggi ha versato".