Maestre di Modica a giudizio: parlano gli avvocati
I legali delle due insegnanti rinviate a giudizio dal gip Andrea Reale del Tribunale di Ragusa il 7 giugno 2017 per maltrattamenti in concorso, con l'aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorita', o violazione di doveri inerenti ad una pubblica funzione nei confronti di alcuni bambini che frequentavano la scuola De Amicis di Modica, intervengono per precisare i contenuti della prima decisione del Gip (Claudio Maggioni) a conclusione indagini, e risalente a febbraio del 2016. Il giudice non ritenne sussistenti gli elementi per accogliere la richiesta di custodia cautelare e di sospensione dal servizio per Giuseppina Nicolosi e Graziella Spadaro formulata dal pm Marco Rota. I due legali, Antonio Borrometi e Vincenzo Rizza ritengono "senza voler approfondire i particolari di una vicenda delicata, ma la cui gravita' va molto ridimensionata rispetto all'enfasi di alcuni articoli di stampa, che un primo sommario giudizio possa essere tratto dal testuale contenuto dell'ordinanza resa dal gip di Ragusa, Claudio Maggioni, in sede di esame della richiesta di sospensione cautelare delle insegnanti formulata dal Pubblico Ministero" nella ordinanza, riferiscono i due legali riportando stralci del documento "deve essere rigettata la richiesta del Pubblico Ministero di applicazione della misura interdittiva della sospensione dell'esercizio del pubblico servizio, nei confronti di Nicolosi Giuseppina e di Spadaro Graziella, difettando i gravi indizi di colpevolezza del reato di maltrattamenti loro contestato" e che "tanto premesso in punto di fatto, ritiene questo Giudice che i fatti sopra esposti non siano tali da integrare il delitto di maltrattamenti...". I difensori delle due insegnanti, riportano sempre dall'ordinanza del gip Maggioni che "non erano emersi dalle indagini elementi tali da far presumere comportamenti violenti, minacciosi o vessatori nei confronti degli alunni ne' che tali comportamenti abbiano avuto una gravita' tale da cagionare sofferenze psichiche e fisiche agli alunni". La prima udienza del dibattimento si terra' il 5 marzo 2018 ed i legali concludono la comunicazione sostenendo che "nel processo troveranno la giusta collocazione le solide argomentazioni difensive delle imputate, che porteranno ad una sentenza assolutoria nella quale i sottoscritti difensori credono fermamente".
(Nella foto il gip del tribunale di Ragusa, Andrea Reale)