Milano, l'avvocato di Corona: trattato come il boss Riina
"Corona e' stato arrestato davanti a suo figlio con un blitz alla 'Apocalypse now', manco fosse Toto' Riina". E' un'arringa dai toni appassionati quella dell'avvocato Ivano Chiesa che chiede di assolvere Fabrizio Corona da tutte le accuse nel processo in cui l'ex 're dei paparazzi' e' accusato di intestazione fittizia dei beni, sottrazione fraudolente al pagamento delle imposte e violazione delle norme patrimoniali relative alle misure di prevenzione. Ieri per lui il pm Alessandra Dolci ha chiesto la condanna a 5 anni di carcere. "Come si fa ad accusarlo di intestazione fittizia? - e' il ragionamento di Chiesa sui 2,6 milioni di euro che sarebbero stati nascosti al fisco distribuendoli tra il controsoffitto di una sua collaboratrice e l'Austria - Se tengo i soldi sotto il mio materasso o sotto il tuo, cosa cambia?. Certo, se metti i soldi in un deposito alle Cayman, lo capisco. Ma 1,7 milioni di euro (quelli trovati a casa di Francesca Persi, ndr.) non ci stanno ne' nel portafoglio, ne' nello zaino. Io sto nascondendo i miei soldi, ma questa non e' un'attivita' di interposizione fittizia, di cosa stiamo parlando? E quanto ai soldi in Austria, se li metti nelle cassette di sicurezza in Austria o Svizzera o a Canegrate e' la stessa cosa". Ad assistere all'arringa di Chiesa in aula c'era anche la sua anziana madre, la signora Luigia.(