Migranti: operazione Bari, la polizia arresta due ricercati somali
La polizia di Stato ha rintracciato altri due cittadini somali, sfuggiti alla cattura il 10 maggio scorso, nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Procura di Bari e conclusasi con l'emissione di 15 ordinanze di custodia cautelare.
Uno dei ricercati e' stato rintracciato in Germania, nei pressi di Francoforte, con la collaborazione delle autorita' di polizia tedesche, ed e' stato arrestato in esecuzione del mandato europeo emesso dall'autorita' giudiziaria di Bari.n L'altro arrestato, invece, era appena tornato dalla Germania in Italia, a Torino. Le accuse sono, a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla permanenza illegale di clandestini nel Territorio dello Stato ed al successivo ingresso in Paesi esteri, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a scopo di lucro, uso di documentazione falsa, corruzione di incaricato di pubblico servizio, falso ideologico.
Dagli elementi emersi nel corso dell'indagine, Abdirahman Ilmi Barkhad, catturato in Germania, avrebbe fatto parte del gruppo di trafficanti che, a Bari, si occupava di fornire assistenza logistica ai migranti in transito che avevano pagato all'organizzazione criminale le somme di danaro necessarie per proseguire i loro viaggi verso gli Stati del nord Europa. In particolare, avrebbe avuto il compito di procurare i biglietti per i viaggi dei clandestini, acquistati in Campania e poi portati a Bari per farli compilare con nomi di fantasia, farvi apporre le foto dei migranti e consegnarli prima della ripartenza a bordo di pullman diretti all'estero.
Il secondo arrestato, Abdelkader Jamia, di 33 anni, nato in Somalia, e' stato rinchiuso nel carcere di Torino, e secondo gli investigatori supportava l'organizzazione criminale nella gestione delle banche 'on line' illecite, dove confluivano le somme pagate dai parenti dei migranti somali per finanziare i viaggi di questi ultimi verso le destinazioni finali, ed in particolare lo ha agevolato nella rendicontazione dei movimenti finanziari del gruppo e nei contatti con i soggetti che disponevano del capitale liquido a Malta, da far rientrare in Italia per la prosecuzione delle attivita' criminali del sodalizio.