Sciolto il consiglio comunale di Castelvetrano per mafia
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Castelvetrano (Trapani), per accertati condizionamenti dell'attivita' amministrativa da parte della criminalita' organizzata. La gestione dell'ente, gia' sciolto per motivi amministrativi, viene pertanto affidata per un periodo di diciotto mesi a un'apposita commissione, a norma dell'articolo 143 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali.
Stop alle elezioni a Castelvetrano. La decisione del Consiglio dei ministri di procedere allo scioglimento del Consiglio comunale del grosso centro del Trapanese, citta' del padrino di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, per accertati condizionamenti dell'attivita' amministrativa da parte della criminalita' organizzata, ferma la macchina elettorale a pochi giorni dal voto fissato per l'11 giugno. La gestione dell'ente, gia' sciolto per motivi amministrativi, viene infatti affidata per un periodo di diciotto mesi a un'apposita commissione. "Il decreto di revoca delle elezioni e' pronto", dice l'assessore regionale alle Autonomie Locali Luisa Lantieri.
Lo scorso 20 marzo il prefetto di Trapani Giuseppe Priolo, su delega del ministro dell'Interno, aveva avviato l'accesso agli atti presso l'amministrazione comunale per verificare "l'eventuale sussistenza di collegamenti diretti o indiretti con la criminalita' organizzata di tipo mafioso dell'amministrazione comunale", ossia, spiegava la prefettura, "forme di condizionamento tali da determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volonta' degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento o l'imparzialita' della stessa". La commissione allora insediatasi evidentemente ha raccolto elementi in questa direzione. Portava la data del 17 marzo il decreto di nomina della Commissione di indagine, costituita da tre dirigenti della pubblica amministrazione, affiancati, con compiti di consulenza specialistica e supporto tecnico, da ufficiali e funzionari delle forze di polizia e della Direzione investigativa antimafia.