E' caccia ai killer di Londra, 7 morti e 21 feriti gravi
La notte di terrore, a Londra, e' stata seguita da un raid della polizia all'alba, che ha portato, dopo diverse ore di perquisizione, all'arresto di 12 persone. Ed e' il primo, importante sviluppo dell'inchiesta sull'attacco terroristico della notte, un'inchiesta che, secondo fonti non confermate, e' gia' riuscita a stabilire l'identita' di tutti e tre i terroristi, che pero' non e' stata ancora resa nota. "Stiamo facendo passi significativi nell'identificazione di tutti e tre", ha detto Mark Rowley, vice commissario della polizia metropolitana.
L'operazione nel blocco di appartamenti a Barking, a est di Londra, e' cominciata all'alba: gli agenti hanno fatto irruzione a Kings Road, intorno alle 07:00, appena poche ore dopo il folle attacco nella capitale; e per ore ha setacciato alcuni appartamenti, tra i quali quello in cui viveva uno degli attentatori.
Il bilancio delle vittime e' fermo a 7, 48 i feriti, 8 dei quali sono gia' stati dimessi, ma 21 sono ancora in condizioni critiche. Tra i feriti, anche due poliziotti, uno che ha fronteggiato con il manganello i terroristi fuori dalla stazione metro di London Bridge; un altro che addirittura ha cercato di fermarli a mani nude. Sono gravi ma non in pericolo di vita. Tra le vittime, anche un canadese.
La Farnesina ha confermato che per ora non risultano italiani coinvolti, ma le verifiche continuano e l'ambasciatore, Pasquale Terracciano, ha spiegato che sono ancora "un paio" i connazionali che mancano all'appello.
Tre uomini, poco dopo le 22 (un'ora avanti in Italia) si sono lanciati a bordo di un van Renault bianco a tutta velocita' (almeno 80 Km/H) sul London Bridge e hanno investito una quarantina di persone. Poi, brandendo lunghi coltelli da cucina, hanno raggiunto Borough Market e hanno accoltellato chiunque si trovasse loro davanti. La polizia li ha abbattuti otto minuti dopo aver ricevuto la prima chiamata di emergenza, in strada. Gli aggressori indossavano finte cinture esplosive per seminare il panico e sono scesi dal furgone urlando: "Questo e' per Allah".
A 4 giorni dal voto per le legislative, i partiti hanno sospeso la campagna elettorale; tutti tranne l'Ukip, il Partito per l'indipendenza del Regno Unito, "per non darla vinta ai terroristi". Stasera comunque e' previsto un discorso di Jeremy Corbyn, il leader laburista dato in clamorosa rimonta nei sondaggi, dedicato proprio all'emergenza terrorismo. La premier Theresa May, ha confermato intanto che le elezioni si terranno regolarmente giovedi', ha detto che il Paese e' stato "troppo tollerante con l'estremismo" e ha preannunciato nuove misure: "Quel che e' troppo e' troppo. Le cose devono cambiare".
I tre attacchi degli ultimi tre mesi (la folle corsa dell'auto sul ponte di Westminster, la strage alla Manchester Arena e quest'ultimo), oltre ai 5 complotti sventati, non sono collegati tra loro, ha detto May, ma conseguenza di "una nuova tendenza dell'estremismo: i terroristi si ispirano non solo sulla base di un complotto pianificato, ma si copiano gli uni con gli altri". "Non possiamo e non dobbiamo far finta che le cose possano continuare come sono, le cose devono cambiare". E ha proposto un piano in 4 punti: sconfiggere l'ideologia islamista per far capire che i valori occidentali sono "superiori", mettere fine allo "spazio sicuro" offerto i terroristi della rete on-line, continuare l'azione militare contro l'Isis in Iraq e in Siria, garantire pene detentive piu' lunghe. May si e' anche impegnata a lavorare con i governi alleati per indurre le aziende di internet a fare di piu': "Non possiamo permettere che questa ideologia abbia lo spazio sicuro di cui ha bisogno per riprodursi. Questo e' internet e le grandi aziende di Internet. Dobbiamo lavorare con i governi democratici alleati per raggiungere accordi che regolino il cyber-spazio in modo da evitare il diffondersi dell'estremismo e la pianificazione degli attentati". May aveva gia' sollevato con forza il tema al G7 di Taormina. Il ministro dell'Interno, Amber Rudd, ha anticipato che il governo vuole chiedere alle aziende che consentano l'accesso dei servizi segreti ai messaggi criptati.
I leader politici di tutta Europa hanno condannato l'attentato e hanno espresso vicinanza e solidarieta' al governo e al popolo britannici. Papa Francesco ha pregato pe le vittime e chiesto "pace per il mondo" e che lo spirito Santo "sani le piaghe della guerra e del terrorismo" che a Londra ha ucciso "vite innocenti". Il premier Paolo Gentiloni ha esortato all'"impegno comune contro il terrorismo". Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha detto che la Germania e' unita "nell'orrore e nel dolore, ma anche nella determinazione" della lotta al terrorismo. Il presidente francese, Emmanuel Macron, che ha parlato al telefono con la premier May, ha sottolineato l'importanza della cooperazione europea. Il presidente americano, Donald Trump, ha reagito a modo suo: "Basta essere politicamente corretti. Se non ci facciamo furbi, andra' solo peggio". E poi se l'e' presa con il primo cittadino di Londra, il musulmano di origine pakistana, Sadiq Khan: "...E il sindaco di Londra dice che 'non c'e' motivo di allarmarsi'". Lui, o meglio, il suo portavoce, gli ha gia' risposto: "Il sindaco ha cose piu' importanti a cui pensare".
Intanto, dopo che la premier May ha visitato, in forma privata, i feriti ricoverati al Kings College Hospital della capitale, si e' saputo che la regina, Elisabetta II, stamane in Chiesa ha pregato per le vittime; vittime che martedi' prossimo saranno omaggiate da tutto il Paese, alle 11, con un minuto di silenzio.