Modica, nuovo piano di riequilibrio: entro il 2044 ripianare debito di 72 milioni
Entro il 2044 il Comune di Modica dovrà ripianare un debito di oltre 72 milioni di euro. Nel dettaglio, il disavanzo registrato il 31 dicembre del 2012 era di 24.003.856,51 che doveva essere ripianato entro il 2021. Il piano prevedeva la cancellazione di residui per 11 milioni con un consuntivo del 2011 pari a meno 8milioni 209,240. Il risanamento adesso si può ripianare in trent’anni. Agli undici milioni di euro vanno aggiunti i 61.146.193,87 milioni del riaccertamento straordinario del disavanzo del 2017; totale di disavanzo 72.566,121,61 da ripianare, appunto, entro il 2044.
Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, rimodulato ai sensi dell’articolo 1 della legge 11 dicembre 2016 è stato approvato a maggioranza (15 voti a favore, tre astenuti e due contrari) dopo una riunione durata due ore e mezzo. Il piano è stato illustrato dal sindaco, Ignazio Abbate. Diciotto i consiglieri presenti.
Il presidente del Consiglio, Roberto Garaffa, ad apertura di seduta ha formulato gli auguri alla neo mamma Ivana Castello, consigliera del Pd. Ha poi annunciato una conferenza dei capigruppo sul Tribunale di Modica riguardante l’utilizzazione dell’immobile.
Il nuovo piano di equilibrio finanziario dà facoltà ai comuni, che avevano approvato prima del 2015 l’accertamento straordinario dei residui, un nuovo strumento che dilaziona il debito in trent’anni. Nel piano è inserito il nuovo riaccertamento dei residui. Tale rimodulazione consentirà all’ente di poter raggiungere il risultato in modo più agevole.
La giunta ha adottato la delibera di proposta del piano che è andato in commissione ed è dotata del parere del collegio dei revisori che è positivi.
Dal 2017 al 2021 si deve coprire un totale di poco superiore di venti milioni di euro con una quota annuale di ripianamento pari a 2.591.647 euro. In queste somme vanno compresi i debiti fuori bilancio, le somme dovute per contenziosi e la percentuale del ripiano pari al 3,57 per cento.
L’amministrazione ha poi previsto alcune misure da attuare nel periodo 2017/2021 come il recupero dell’IMU – TASI anni pregressi, le quote di tassa soggiorno, la TARI, i canoni di pubblicità e i canoni sosta a pagamento per un totale di 9.250.000 euro. Poi il sindaco indica i centri di risparmio che si riferiscono al personale che andrà in pensione, dal taglio di due Posizioni organizzative e della riduzione della spesa per lo straordinario e del salario accessorio e quello delle indennità per la mensa. Il tutto per un risparmio nel quinquennio di 8.467.000 euro
Poi c’è la riduzione degli interessi passivi del DL 35 , acquisto di beni e servizi, trasferimenti, riduzione parte capitale del DL 35/13 per un ammontare nello stesso periodo di un risparmio di 8.625.000 euro.
Alte misure riguardano la riduzione dell’indennità di sindaco e amministratori pari al 5 per cento, riduzione dell’indennità ai consiglieri pari al 5 per cento, per un risparmio totale di 90mila euro. Queste riduzioni saranno inserite nei bilanci di previsione 2017/2019.
“Le nuove norme che hanno cambiato le regole del bilancio – ha affermato il sindaco - hanno stravolto la disciplina rispetto al passato. Oggi c’è questo nuovo strumento e Modica si pone alla pari rispetto agli altri comuni mettendo i conti in equilibrio e ripianare i disavanzi enormi che gravano sull’ente che provengono da lontano.
Questo piano prevede un impegno economico non indifferente che l’ente deve destinare al ripianamento e quindi risorse che sono sottratte allo sviluppo e agli investimenti”.
Il consigliere Massimo Puccia ha criticato il piano che rischia di mettere in seria crisi i bilanci familiari. “L’amministrazione ha affermato - continua a spendere in modo spropositato e che la Corte dei Conti in centinaia di pagine ha denunciato la gestione dell’ente che non riesce a fronteggiare anche le minime necessità”.