L'Akragas trema col Melfi poi pareggia nel finale: i biancoazzurri restano il Lega Pro
Con il fiato sospeso fino a 13 minuti dalla fine della partita. Poi Longo pareggia la sfortunata autorete rimediata all'8' di Riggio e per l'Akragas è matematica salvezza. E' stata una gara sofferta e difficile, così come si prevedeva alla vigilia, con un Melfi per nulla deciso ad issare bandiera bianca. Pubblico delle grande occasioni all'Esseneto per il confronto di ritono dei play out: due i risultati utili per i biancoazzurri di vasa: pareggio e vittoria. Al Melfi serviva il risultato pieno a tutti i costi. E quando all'8 i lucani sono passati in vantaggio, all'Esseneto è calato il gelo nonostante il pomeriggio caldo e torrido. L'Akragas in svntaggio è troppo demoralizzata e sembra non sapere reagire. Il volto dei padroni di casa cambia nella ripresa quando Napoli inserisce Klaric, giocatore tanto invocato dalla tifoseria di Agrigento.
Il Melfi si chiude dietro e alza le barricate. Sepe cerca platealmente il rigore, ma l’arbitro capisce tutto ed estrae un giallo. E’ De Angelis la spina nel fianco dell’Akragas, il giocatore è uno dei più pericolosi in casa Melfi. I biancazzurri non smettono di crederci, Sepe scappa via suggerisce per Salvemini, chiama palla Klaric ma sbaglia ancora. Al 20’ succede il parapiglia, il Melfi ha da ridire qualcosa all’Akragas per un pallone non restituito, si accende una mischia e Di Napoli viene espulso.
La partita si accende, i biancazzurri faticano nell’uno contro uno, agli agrigentini servirebbe un solo gol per mantenere la categoria. Al 27’ nuova azione clamorosa dell’Akragas, Salvemini suggerisce per Klaric, solo davanti al portiere l’attaccante sbaglia, un gol praticamente fatto. Di Napoli toglie via un difensore per un attaccante, fuori Russo per Leveque. Il cambio si rivela vincente. E' quest’ultimo a liberare Lorenzo Longo che dalla distanza non sbaglia. E' 1 a 1. Ultimi minuti disofferenza per i padroni di casa, poi esplode la gioia per una salvezza più che meritata.