Crocetta: "Vogliono eliminare l'autonomia della Sicilia, ma la difenderemo"
"Le vicende politiche siciliane non sempre hanno dato, negli anni, una rappresentazione corretta dell'Isola e non sempre i governi nazionali hanno operato nel rispetto delle competenze dello Statuto, ma l'appartenenza allo Stato Italiano ha permesso alla Sicilia di crescere e progredire, basti pensare al ruolo svolto dalla Magistratura e dalle Forze dell'Ordine che hanno potuto esercitare, un'azione efficace di contrasto contro le organizzazioni criminali e mafiose". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, intervenendo alla cerimonia per i 70 anni della prima seduta dell'Ars, davanti al presidente della Repubblica Sertio Mattarella. La convinta adesione al sistema Paese e il leale rispetto del ruolo unitario dello Stato Italiano, per Crocetta, "non ci esimono dal considerare l'autonomia come un bene prezioso da difendere contro i tentativi continui di eliminazione dell'autonomia che una parte del sistema politico ha portato avanti negli anni e continua tuttora a perseguire. L'autonomia ci responsabilizza, ci rende protagonisti delle nostre scelte; sta a noi eletti dal popolo siciliano utilizzarla al meglio possibile. Per quello che ci riguarda siamo stati impegnati e tuttora lo siamo, in questi anni, a sviluppare un processo di crescita dell'Isola".
In questi 4 anni e mezzo di lavoro congiunto tra Governo e Assemblea, ha rivendicato Crocetta, "abbiamo ridotto l'indebitamento, risanato il bilancio, incrementato il Pil ed il numero degli occupati, eliminando processi negativi che si trascinavano da lunghi anni. La lotta contro gli sprechi e il parassitismo per una maggiore trasparenza, e' stata al centro dell'azione amministrativa e legislativa della presente legislatura". Ora si tratta di raggiungere "nuovi traguardi, soprattutto, dedicando maggiore attenzione alle poverta', ai giovani, ai piu' deboli e alle persone con disabilita', sapendo che tutto cio' e' anche il frutto della collaborazione, ma tali azioni possono avere maggiore efficacia mediante una piu' intensa collaborazione tra Stato e Regione e tra politiche governative nazionali e regionali". Oggi si deve operare "di piu' sapendo, che al di la' dei contesti politici e delle espressioni diverse del Parlamento, si debba operare nella logica di migliorare le condizioni di vita del popolo siciliano e dare una forte accelerazione ai processi di sviluppo della nostra Regione". La Sicilia, ha concluso, "e' una delle Regioni piu' belle del mondo, crediamo anche che debba diventare una delle piu' ricche e laboriose, non attraverso politiche parassitarie e clientelari, ma mediante un nuovo processo di crescita e un nuovo modello di sviluppo che metta soprattutto al centro la responsabilita' e l'impegno di tutti nel rispetto della legalita' e della trasparenza".