Manchester, 8 fermi: la Regina fa visita ai feriti
E' caccia all'uomo per provare a smascherare la rete di complicità attorno al kamikaze Salman Abedi: il 22enne, che con un fratello avrebbe giurato fedeltà all'Isis, fattosi saltare in aria lunedì sera fra le famiglie (ragazzi, bambini, genitori) reduci dal concerto della pop star Ariana Grande, trucidando almeno 22 esseri umani. Altre due persone sono state arrestate in connessione con l'attentato di Manchester, portando così il totale a 8 fermi. Il capo della polizia di Manchester Ian Hopkins ha affermato in conferenza stampa che gli arresti compiuti sino ad ora nelle indagini per la strage all'arena "sono significativi". Ha così voluto rassicurare la cittadinanza probabilmente sul fatto che è stato assestato un duro colpo al gruppo terroristico che ha organizzato l'attacco. Nel corso delle perquisizioni è stato trovato materiale "molto importante".
E dalle indagini, secondo quanto afferma l'intelligenge di Berlino citata da Sky News, emerge che Salman Abedi era a Dusseldorf quattro giorni prima dell'attacco.
Intanto la Regina Elisabetta si è recata in visita nell'ospadale dove sono ricoverati alcuni dei bambini feriti dell'attacco alla Manchester Arena. "E' stato un shock per tutti ma siamo uniti", ha detto la Regina.