Giornata mondiale contro l'omofobia, "Gli Stati proteggano i diritti Lgbti"
Giornata mondiale contro l'omofobia. Con appelli e manifestazioni che si moltiplicano a livello nazionale ed internazionale. Ieri il Consiglio d'Europa ha preso posizione sottolineando che Gli Stati hanno l'obbligo di proteggere le persone Lgbti dagli atti di violenza e dalla discriminazione di cui sono vittime e che si stanno moltiplicando. Ad affermarlo Thorbjorn Jagland, segretario generale del Consiglio d'Europa. "La discriminazione e la violenza nei confronti delle persone Lgbti rappresenta un esempio di populismo della peggior specie, e costituisce quindi un pericolo per la democrazia, contro il quale i governi devono reagire, facendo il massimo per porvi fine" sostiene Jagland. Il segretario generale si dice preoccupato per l'emergere di tendenze omofobe e transfobiche in Europa, e evidenzia di essere "particolarmente inquieto per le presunte persecuzioni di massa di persone Lgbti nella Repubblica cecena della Federazione russa". Jagland rammenta a tutti gli Stati che ne fanno parte che il Consiglio d'Europa non può ne intende tollerare la violenza e la discriminazione nei loro confronti.
Per quanto riguarda l'Italia, nonostante gli inviti giunti da più parti è ferma in Senato da tempo la legge per contrastare questo fenomeno.