Aggressioni con l'acido a Milano, Martina contro Alex
Il "piano perverso" delle aggressioni con l'acido "proveniva dalla mente" di Alexander Boetcher e nell'ambito di questo progetto "io ero l'unica che doveva finire dentro": così Martina Levato ha detto testimoniando nel processo d'appello all'ex amante. "Non è giusto - ha aggiunto - che non si sia mai assunto le sue responsabilità". Martina ha ribadito "la responsabilità di Alexander nella regia di tutte le aggressioni commesse e di cui io mi sono assunta la responsabilità". Alex, ha aggiunto, "mi aveva proposto un patto, io dovevo entrare in carcere per espiare i miei torti, mentre lui e Magnani (il terzo arrestato della cosiddetta banda dell'acido, ndr) no, io mi sono prestata perché ero sottomessa". "Martina - ha replicato Alex - mi odia e ha tutta questa rabbia nei miei confronti forse perché ho provato a tenere lontano mio figlio da questa vicenda, io non nutro rabbia nei confronti di lei".