La Procura di Trapani indaga su componenti delle Ong
"La procura di Trapani ha in corso indagini sull'ipotesi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che coinvolgono non le Ong come tali ma persone fisiche appartenenti alle Ong". Lo ha detto il procuratore facente funzioni di Trapani, Ambrogio Cartosio, in audizione alla commissione Difesa del Senato. "Ci risulta che le ong hanno fatto qualche intervento di salvataggio in mare anche senza informare la nostra Guardia costiera", ha aggiunto.
"La localizzazione delle navi delle Ong in un 'fazzoletto di mare' rappresenta un elemento indiziario forte della partecipazione al reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina perchè è evidente in questo caso che le Ong sono al corrente di dove e quando arriveranno le imbarcazioni cariche di migranti. Ma come magistrato ritengo che tale dato da solo non sia sufficiente per incriminare qualcuno per favoreggiamento dell'immigrazione".
"Siamo in presenza di uno scenario complesso, dove gli attori aumentano, dove ci sono organizzazioni che lucrano e anche appartenenti alle forze dell'ordine libiche pronte a lasciarsi corrompere". Lo ha detto il sostituto procuratore di Trapani, Andrea Tarondo, nel corso di un'audizione davanti alla Commissione Difesa del Senato. Il magistrato ha raccontato quanto testimoniato poco piu' di un mese fa "da due migranti algerini che hanno raccontato di una partenza dalla Libia 'assistita' da soggetti che sulle spalle avevano la scritta 'polizia' e che li avrebbero scortati fino a mare aperto. Qui il gommone sarebbe stato intercettato e fermato da una nave che i migranti dicono appartenere alla Guardia costiera o alla Marina libica: un militare sarebbe salito a bordo armato di pistola e avrebbe sparato un colpo in aria, provocando l'intervento del gommone della polizia. Ne sarebbe nata una discussione molto animata: secondo i migranti, la richiesta era quella di avere dei soldi per permettere di far continuare il viaggio".