Palermo, clochard bruciato vivo: giudizio immediato per l'assassino
La prova e' evidente, le indagini si sono chiuse nei sei mesi: per questo motivo la Procura di Palermo ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato nei confronti di Giuseppe Pecoraro, il benzinaio accusato di avere ucciso, dandogli fuoco, un uomo che viveva come un clochard, Marcello Cimino, di 45 anni. Il processo e' stato fissato per il 2 ottobre prossimo, ma i legali di Pecoraro, con ogni probabilita', chiederanno il rito abbreviato per cercare di ottenere uno sconto di pena ed evitare l'ergastolo. Se lo faranno, eviteranno il giudizio in Corte d'assise e la decisione sara' demandata al Gup. Il delitto avvenne nella notte tra il 10 e l'11 marzo scorsi: Pecoraro, che come la vittima frequentava la Missione dei frati cappuccini e in particolare la mensa, aveva litigato con Cimino a causa di una donna, di cui era geloso. Dopo avere preso della benzina, l'assassino - che ha confessato - l'aveva lanciata sul "rivale", dandogli fuoco e provocandone la morte quasi immediatamente. Marcello Cimino si era dato a una vita randagia dopo essersi separato dalla moglie, ma era sempre pulito e ordinato, anche se dormiva nell'atrio della missione