Giustizia, è morto a Catania Giovanni Tinebra: fu magistrato impegnato nella lotta alla mafia
E' morto ieri sera a Catania Giovanni Tinebra. E' stato uno dei magistrati più impegnati nella lotta contro la mafia, titolare di alcune tra le piu' importanti inchieste sulla criminalita' organizzata, ha ricoperto il ruolo di direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e Procuratore Generale della Corte d'Appello di Catania. Colpito da una malattia ha avuto una lunga degenza nell'ospedale Cannizzaro di Catania, dove ieri intorno alle 22 si e' spento a causa di una complicazione respiratoria. Era nato a Enna il 15 giugno 1941, era entrato in magistratura nel 1967 ed aveva percorso tutte le tappe della carriera di giudice sino a diventare dal luglio 1992 al 2001 Procuratore della Repubblica di Caltanissetta all'indomani delle stragi di Capaci e Via D'Amelio di cui fu titolare delle inchieste. Nel luglio del 2001 divenne direttore del Dap (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria), succedendo a Giancarlo Caselli. Nel 2004 alle Poste venne intercettato un pacco bomba a lui indirizzato. Lascio' il Dap nel novembre 2006 e fu nominato all'unanimita' dal Consiglio Superiore della Magistratura Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Catania. Fu anche vice presidente di Magistratura Indipendente e presidente del Comitato scientifico dell'Osservatorio permanente criminalita' organizzata di Siracusa. Nel luglio 2014 venne sottoposto a procedimento disciplinare dal Csm per condotta "gravemente lesiva dell'immagine di magistrato" nell'ambito dell'elezione del Procuratore Capo del tribunale di Catania, carica a cui aspirava, andata poi a Giovanni Salvi. Rimase procuratore generale fino alla pensione nel novembre 2014. Dal 2014 fu presidente della Commissione tributaria provinciale di Catania.