Procuratore di Siracusa smentisce accordi tra trafficanti di uomini e Ong
"Non abbiamo alcun riscontro investigativo" di legami tra ong e trafficanti di esseri umani. Lo ha sottolineato il procuratore della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, in audizione davanti alla Commissione Difesa del Senato impegnata in un'indagine conoscitiva sul contributo dei militari italiani al controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo e l'impatto dell'attività delle organizzazioni non governative. "A noi come ufficio - ha spiegato Giordano - non risulta di asseriti collegamenti, obliqui o inquinanti, tra ong e trafficanti, eppure abbiamo sentito centinaia di persone in proposito. Certo, c'è ong e ong, c'è struttura e struttura: ci sono organizzazioni che si servono di imbarcazioni perfette, conformi ai codici di navigazione, e che hanno un atteggiamento collaborativo con la polizia giudiziaria, e organizzazioni che si servono di imbarcazioni molto meno efficienti e che hanno un atteggiamento molto meno collaborativo". "Ma questo - ha ammesso il procuratore - non lo interpretiamo come una volontà di ostacolo alle indagini o un favoreggiamento di altri reati ma come un atteggiamento 'ideologico', coerente con chi svolge un tipo di lavoro umanitario e che di per se' e' a favore del migrante".
"Negli ultimi tempi registriamo un flusso migratorio nuovo: 50-60 persone alla volta, che viaggiano su barche a vela di 14-15 metri, molto ben equipaggiate, governate da 'scafisti' ucraini o russi, che partono dalle coste della Turchia". Lo ha affermato il procuratore della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, in audizione davanti alla Commissione Difesa del Senato impegnata in un'indagine conoscitiva sul contributo dei militari italiani al controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo e l'impatto dell'attivita' delle ong.
Si tratta di una dichiarazione che contrasta sulle affermazioni epsresse dal Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro.