Piano sanitario ibleo, la denuncia del sindaco di Modica: troppe assurdità
Letti a castello nel nuovo ospedale di Ragusa, reparto di malattie infettive spostato da Modica (dove funziona in una struttura adeguata) a Ragusa (dove bisognerebbe realizzare una struttura per ospitarlo). Potrebbero essere solo due delle "assurdità" denunciate dal sindaco di Modica, Ignazio Abbate, dopo la conferenza dei primi cittadini del territorio ibleo sul nuovo piano sanitario predisposto dalla Regione siciliana. Ma, viste le carte, le incongruenze non si fermano qui. Secondo quanto riferito da Abbate, infatti, non è prevista l'ambulanza medicalizzata per il comprensorio dell'ospedale "Maggiore" che serve un'utenza di oltre centoventimila residenti nei comuni di Modica, Scicli, Ispica, Pozzallo e Rosolini. Ma c'è di più. Sono stati "dimenticati" i posti letto di riabilitazione all'ospedale di Scicli, e non sono previste le degenze brevi nei Pronto soccorso. Il piano sanitario, insomma, va, ancora una volta, aggiustato tenendo conto, comunque, delle realtà esistenti e, naturalmente, delle esigenze dei cittadini e non di quelle di chi vorrebbe accaparrarsi tutto lasciando agli altri territori solo le briciole: un "remake" di quello che è successo in materia di amministrazione della giustizia con il Tribunale di Modica e la sezione di Vittoria soppressi per accorpare tutto a Ragusa, in locali inadeguati, violando anche le norme sulla invarianza della spesa pubblica!
"Abbiamo dovuto fare i conti con le ennesime assurdità di un piano sanitario ibleo che sembra essere stato elaborato con criteri astrusi - afferma il sindaco di Modica, Abbate - e le mie perplessità sono state condivise da tutti i sindaci, ad eccezione di quello di Ragusa. Malgrado questo è emersa la necessità di predisporre una nostra proposta migliorativa che potrà sanare le attuali lacune che sicuramente creeranno solo problemi ai cittadini. Ho chiesto ufficialmente le planimetrie degli ospedali di Vittoria-Comiso, Modica-Scicli e Ragusa e la effettiva capienza di posti letto per poter capire meglio e proporre una giusta ridistribuzione dei reparti anche senza variare né le unità complesse né i posti letto totali alla luce dell’unica novità positiva della proposta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, della classificazione dei tre Ospedali di Modica – Scicli, Ragusa e Vittoria – Comiso in Ospedali di 1° livello con uguale dignità e organizzazione. Entro il 10 maggio notificheremo la nostra proposta alla Direzione provinciale dell'Asp che la valuterà e la riproporrà con le possibili osservazioni in una successiva conferenza dei sindaci entro il 31 maggio. Spero che le nostre indicazioni vengano recepite perché solo così si potrà delineare una nuova rete ospedaliera che potrà rispondere alle esigenze del cittadino”.
Tutto, o quasi, da rifare, dunque? La vicenda della rete ospedaliera iblea - tra presunti atti di bullismo politico, false promesse e assurdità pratiche - assume sempre più i contorni di una storia Kafkiana: situazioni paradossali che mirano a smantellare ciò che funziona e a sperperare soldi pubblici per accontentare questo o quel politico. Ma nella Sanità questo gioco potrebbe diventare pericoloso perchè c'è di mezzo la salute delle persone!