Modica Calcio in Promozione, il presidente Carpentieri: siamo la squadra della città
All’insegna della “Modicanità” e dell’orgoglio di essere la squadra della città: due concetti fondamentali che hanno caratterizzato il bilancio di fine stagione del New Modica Calcio che ha conquistato il salto di categoria approdando in Promozione e rispettando i programmi della vigilia del campionato di Prima Categoria. E’ stato il presidente, Mommo Carpentieri, a voler ribadire la filosofia del progetto nel corso di un incontro con i giornalisti (presenti la dirigenza, una rappresentanza di giocatori e alcuni tifosi del gruppo “Ultras Modica Calcio 1932) svoltosi all’Hotel Torre del Sud.
“Oggi noi siamo il Modica Calcio – ha esordito Carpentieri – il Modica dello “Zio Pietro”, e vogliamo dare un seguito a questa avventura nata dall’incontro di pochi amici che sono diventati un gruppo, una vera famiglia che si è avvalsa del contributo fondamentale di un allenatore e di giocatori modicani, una cosa che non succedeva da tempo. Anzi, che non si era mai concretizzata. E, grazie a questa unità di intenti e alla passione per il calcio che ha coinvolto anche un nutrito manipolo di tifosi e diversi sponsor, è stato possibile ottenere sul campo un successo prestigioso. Un successo – ha continuato il presidente – che è servito anche a riportare sugli spalti del “Vincenzo Barone dello Zio Pietro” il pubblico che non si vedeva da anni”.
Carpentieri ha parlato, poi, delle difficoltà che sono state superate durante il torneo, sempre grazie alla coesione tra dirigenza, allenatore, calciatori e tifosi. “Un vero peccato, però, non avere avuto, l’appoggio che l’amministrazione comunale aveva promesso malgrado questa squadra, lo ribadisco, rappresenti la città. Ma le istituzioni sembra non se ne siano accorti! Ma non nutriamo rancori e abbiamo risposto sul campo alle critiche e alle dicerie di qualcuno”.
Mommo Carpentieri ha parlato anche delle prospettive future del Modica Calcio annunciando che un gruppo di imprenditori ha già manifestato l’intenzione di sposare un progetto per far disputare ai rossoblù un campionato di Promozione dignitoso che possa essere il punto di partenza per riportare i colori della città nei tornei che contano. “Nei prossimi giorni – ha detto il presidente – ci incontreremo, anche con i tifosi, per gettare le basi di una seria programmazione. Stiamo lavorando anche per ottenere una deroga all’agibilità del “Vincenzo Barone” in modo da poter continuare a giocare nel glorioso impianto cittadino”.
E il futuro del calcio modicano potrebbe anche vedere la fusione con il Frigintini che disputa i play off e che, in caso di successo, approderebbe in Promozione. Due squadre in un campionato impegnativo, tuttavia, sarebbero un inutile dispendio di forze e di impegni economici. “Noi siamo aperti alla soluzione della fusione con il Frigintini, al quale auguriamo di vincere i play off – ha ribadito Carpentieri – e poniamo una sola condizione: che la nuova società continui con il nome di Modica Calcio. E’ l’unico “paletto” alla nostra assoluta disponibilità a discutere su tutto. Crediamo che sia legittimo perché, ripeto, oggi noi rappresentiamo la città. L’intera città e tutti i modicani”.
Un bilancio della stagione è stato tracciato anche dal tecnico Liddu Di Martino, ex giocatore del Modica. “Confesso – ha detto – che era più facile giocare. Allenare una squadra composta da giocatori tutti modicani ha rappresentato un grande orgoglio e una bella responsabilità. I sacrifici, soprattutto dei ragazzi, sono stati, però, ripagati da una vittoria meritata e che ci ha fatto sentire, finalmente, il calore del pubblico. Grazie a tutti coloro che hanno creduto in questa squadra”.
Una nota di merito anche ai tifosi rappresentati da Antonio Sammito, storico supporter del Modica. “Seguo il Modica Calcio da quando avevo sette anni e andavo al “Vincenzo Barone” in bici per seguire i “tigrotti” - ha spiegato – oggi sono veramente emozionato perchè mi ritrovo seduto dall'altra parte del tavolo per festeggiare una promozione che secondo me vale il doppio di quelle passate perchè ottenuta con le poche risorse economiche disponibili e perchè conquistata da ragazzi tutti modicani che alla vita lavorativa hanno unito la passione per il calcio e l'attaccamento alla maglia della loro città. Li ringrazio pubblicamente per essere riusciti in un impresa che non ha precedenti. Portare più di mille persone allo stadio la domenica non era facile, ma con l'impegno di tutti ci siamo riusciti. Questo vuol dire che Modica ha fame di calcio e aggiungo io le capacità di tornare nel calcio che conta continuando con la Modicanità che ci ha contraddistinto quest'anno”.
NELLA FOTO, da sinistra: Saro Vindigni, Pietro Angilieri, Nuccio Gugliotta, Mommo Carpentieri, Raffaele Fede e Antonio Sammito.