Venezia, rinunciò alla chemio: genitori indagati per omicidio colposo
Dopo che una ragazza di 18 anni e' morta lo scorso anno perche' aveva rifiutato la chemioterapia, la procura di Padova ha iscritto i genitori nel registro degli indagati per omicidio colposo aggravato dalla previsione dell'evento. A renderlo noto la stessa Procura. I genitori, ha spiegato il procuratore capo Matteo Stuccilli, "violando l'obbligo di tutela insito nella potesta' genitoriale, da un lato si opponevano alla terapia chemioterapica, osteggiata fin dal primo intervento medico, dall'altro ingeneravano nella figlia Eleonora una falsa rappresentazione della realta' sia in ordine alla gravita' e mortalita' della patologia da cui era affetta (leucemia linfoblastica acuta) sia con riferimento alla idoneita' e adeguatezza curativa soltanto dei rimedi da essi proposti, privi di qualsiasi validita' scientifica. In tal modo inducevano in Eleonora il falso convincimento che la terapia chemioterapica fosse non solo non necessaria ma addirittura nociva e interferivano in ogni scelta medica". L'ipotesi dei magistrati e' che ai genitori della 18enne, a cui e' stato notificato oggi l'avviso di chiusura delle indagini, abbiano messo in atto "una serie di accorgimenti per svuotare e frustrare i provvedimenti adottati dal Tribunale per i Minorenni di Venezia per impedire ogni possibile interferenza di terzi nella falsa rappresentazione da loro indotta nella giovane". L'indagine e' partita dal fascicolo aperto presso il tribunale dei minori e sono stati sentiti tutti i medici - in Italia e all'estero - che hanno avuto in cura la giovane, compreso il medico di base.