Mafia: Ragusa, studenti in corteo nel nome di Falcone e Borsellino
"Per non dimenticare". Iniziativa alla Camera di commercio di Ragusa promossa dai sette Lions club della provincia di Ragusa, a 25 anni delle stragi mafiose di Capaci e via D'Amelio. Poi studenti e cittadini in corteo fino al Tribunale per ricordare le vittime della mafia. Tra i presenti Maria Falcone. "E' importante che questi 25 anni non sia passati inosservati, sono valenza del coinvolgimento di uomini distrutti e macellati in una strage che non ha precedenti, e questo per noi rappresenta un impegno", ha detto in apertura dei lavori il prefetto Maria Carmela Librizzi, "il nostro impegno e' per una societa' libera, di condivisione di diritti e di doveri, una societa' in cui la cultura rappresenti il risveglio delle coscienze nel rispetto delle regole senza scorciatoie per i nostri ragazzi".
Il giudice Claudio Maggioni ha portato il saluto della sezione di Ragusa dell'Associazione nazionale magistrati: "Questo incontro e' l'occasione per ricordare chi ha pagato con la vita la lotta contro la mafia. Sono passati 25 anni dalle stragi dei giudici Falcone e Borsellino, uomini e donne servitori dello stato che persero la vita in quei tragici avvenimenti. Venticinque anni fa ero diciassettenne e rimasi profondamente scosso da quegli episodi, fu anche il loro esempio a fornire significativo impulso alla scelta di entrare in magistratura con la determinazione di perseguire la legalita' rappresentando lo Stato". Maggioni ha citato il maxiprocesso, le condanne, la ricostruzione dei meccanismi criminali che hanno posto basi per attivita' giudiziaria: dalla definizione della "aggravante quando si tratta della agevolazione di associazioni mafiose e metodo mafioso, arrivando ad una tutela piu' forte delle vittime.
E poi l'attenuante per chi si dissocia dall'attivita' criminale, per i collaboratori di giustizia, figure decisive anche per la cattura di personaggi di spicco di Cosa nostra e altre consorterie criminali. Ci sono state anche facilitazioni per attivita' investigative in materia di mafia. Questi strumenti non sono di per se' sufficienti. E' fondamentale l'aspetto culturale e sociale, la legalita' come valore condiviso: ma lo sapete che le cause civili in Italia sono tante quante la Francia, Regno unito e Spagna messe insieme?".