Tragedia di migranti, già 7 morti a largo della Libia
Nuova tragedia nel Canale di Sicilia. Un gommone si è sgonfiato al largo della Libia, sette cadaveri (anche quello di un bimbo di 8 anni) sono stati recuperati nel corso di un intervento delle navi delle ong Moas e Watch the Med e - fanno sapere da Moas - altri corpi sono in mare. Da ieri sera Phoenix, la nave di Moas, è circondata da 8 gommoni in difficoltà carichi di persone: oltre 450 sono state recuperate a bordo. Sei cadaveri sono stati trasferiti sulla nave Sea Eye di Watch the Med. "Immagina di portare il corpo senza vita di un bambino di 8 anni nella tua casa a Pasqua. Non dimenticherò mai questo giorno". Così scrive su twitter Chris Catrambone, fondatore del Moas insieme alla moglie Regina, a proposito degli interventi di soccorso di oggi. Un fotografo della Reuters imbarcato sulla Phoenix parla di venti morti, ma il numero è ancora da accertare mentre le operazioni proseguono. "In una maratona di 24 ore dove si sono susseguite continue operazioni di soccorso, tuttora in pieno svolgimento - spiega l'organizzazione - l'equipaggio Moas ha assistito 9 imbarcazioni, fra cui 7 gommoni e 2 barche di legno. Donne, bambini e persone che necessitavano urgenti cure mediche hanno avuto la precedenza nel trasferimento delle 453 persone a bordo della Phoenix. Una volta raggiunta la capacità massima di accoglienza a bordo, nelle ore seguenti si è provveduto a stabilizzare la situazione, distribuendo i giubbotti salvagente alle restanti oltre 1000 persone ancora ammassate su imbarcazioni precarie".