Si apre a Noto nell'ex Convitto Ragusa la mostra Chagall-Missoni
Da domani e fino all’1 ottobre l’Ex Convitto Ragusa di Noto ospiterà la mostra “Marc Chagall, Ottavio Missoni. Sogno e colore”. Quadri e arazzi, tela e tessuto, dipinti e maglia. Due maestri del colore, due uomini che vissero il “secolo breve” e le sue rivoluzioni, due artisti che non si sono mai incontrati se non in questa mostra, attraverso le loro opere. E qui si parlano, in un dialogo tra sogno e colore.
L’esposizione, che ha già incuriosito la critica nazionale durante la sua prima tappa in Lombardia, arriva a Noto arricchita con diverse opere – tra cui un grande dipinto a olio – e nuove installazioni.
La mostra, a cura di Luca Missoni con la direzione artistica di Sara Pallavicini e Giovanni Lettini, è un progetto di Contemplazioni S.r.l., promosso da Fenice Company Ideas di Gianni Filippini, e vede il patrocinio della Città di Noto patrimonio dell'Umanità e bene UNESCO dal 2002, in collaborazione con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni.
Noto rivela la sua forza onirica e si dimostra il luogo perfetto di questo sogno. Questo aspetto lo ritroviamo già nel pensiero di uno dei più grandi critci d'arte del nostro Paese: Cesare Brandi, il quale scrive durante il suo viaggio in Sicilia: «Chi va a Noto, niente potrà chiedere di più alle iperboree visioni del sogno». Una grande occasione, questa mostra, per riportare in scena le atmosfere che questi due grandi artisti hanno indagato con il loro lavoro: in Chagall il sogno e la favola; in Missoni il colore e la magia. Sono previste anche installazioni complementari, in collaborazione con il Comune, tra cui alcune suggestive proiezioni luminose, una giara gigante ornata da un mosaico multicolore e un grande coloratissimo gomitolo posto nel cuore del centro storico, come a riprendere la leggenda di Dedalo e Icaro. Sapremo utilizzare questi fili colorati per cucirci le ali e volare nel sogno del colore?
«Il titolo fiabesco e sognante della mostra – dice il sindaco Corrado Bonfanti – trova una naturale assonanza con le sinuosità architettoniche, con i colori, i profumi, le atmosfere e gli avvincenti panorami che si stagliano nella dirompente bellezza di questa città d’arte, capace di trasmettere una magia universale a chi sa apprezzare il messaggio della bellezza».
Tra le opere esposte di Chagall un grande olio del 1960, proveniente da collezione privata, dal titolo Les Amoureux sur fond jaune; oltre 100 acqueforti dal ciclo della Bibbia; e la coloratissima e mai prima esposta serie di Litographie I, dove si ripercorre l’evoluzione della poetica di Chagall attraverso i temi più cari all’artista. Di Missoni sono esposti gli studi cromatici e compositivi realizzati a partire dai primi anni 70, i quadri tessili e i suoi celebri Arazzi patchwork di tessuti a maglia tra i quali il più grande da lui creato. Come egli stesso descrive: «...ogni pezzetto va osservato attentamente in quanto ha una sua storia e presi singolarmente hanno una loro vita».
L’ ex Convitto Ragusa che, come anticipato oggi dal sindaco Corrado Bonfanti, presto diventerà il Museo della Città di Noto ospiterà nei prossimi mesi altri eventi.