Vittoria, si allaccia abusivamente alla rete elettrica: arrestato
La Polizia di Stato continua l’operazione di controllo straordinario del territorio secondo le precise direttive del Questore di Ragusa Giuseppe Gammino.
L’attività info-investigativa dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria si è concentrata sui pregiudicati sottoposti a misure restrittive della libertà personale, ossia arrestati o detenuti domiciliari, sorvegliati speciali di p.s. etc.
In manette è finito Botezatu Ioan, il romeno di 28 anni catturato dai poliziotti del Commissariato il 27 marzo scorso, su cui pendeva un ordine di cattura per gravi reati quali rapina e violenza sessuale; era stato scarcerato e posto agli arresti domiciliari. Gli Agenti durante il controllo presso il luogo dove si trova a scontare la misura, hanno riscontrato l’allaccio abusivo alla linea dell’energia elettrica. Configurandosi in tal caso il reato di furto aggravato di energia elettrica il rumeno è stato arrestato. L’attività è stata condotta con l’ausilio di personale specializzato dell’Enel che ha riscontrato oltre il fraudolento allaccio anche la pericolosità dello stesso per l’incolumità degli stessi abitanti dell’immobile, risultando verosimile il rischio di fulminazione.
Le pattuglie, successivamente si sono spostate in contrada Resinè, presso il luogo degli arresti domiciliari di un altro rumeno. Nel cortile di pertinenza dell’immobile hanno trovato diverse persone, italiane e rumene. In particolare un rumeno si è mostrato alquanto irrequieto, per questo motivo è stato sottoposto a perquisizione personale che è stata estesa anche alla sua autovettura con targa rumena. All’interno del veicolo è stata trovata una bomboletta spray con scritte rumene che è risultata essere una soluzione irritante lacrimogena a base di ortoclorobezilidenmalonitrile che l’uomo ha dichiarato essere propria ed utilizzata per difendersi da eventuali aggressioni. C.I.C. 32enne con precedenti penali per reati contro il patrimonio ed in materia di armi è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per il reato di porto in luogo pubblico di aggressivi chimici.