Arte drammatica, il sogno di 18 allievi dell'Accademia di Siracusa
Il suono che diventa movimento, del corpo, delle mani, i diciotto giovani allievi del primo anno della Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Giusto Monaco” di Siracusa sembrano danzare nell’aria durante la lezione di tecnica della voce tenuta da Francesca della Monica. Hanno superato una selezione, tre dure prove, per dar seguito ai loro sogni e far parte di questo fiore all’occhiello della città del teatro greco. Il più giovane ha appena 18 anni , Salvo Pappalardo, vive a Floridia, Tommaso Garrè vive più a Nord tra tutti, è di Genova. Giulia Antille, invece, a soli ventisette anni, è la più anziana, viene da Catania e insieme ad Adele Di Bella, ventitré anni, lei della provincia etnea, volevano essere formate al teatro solo dalla Accademia “Giusto Monaco” perché il loro amore è il teatro classico. Lezioni quotidiane iniziate a ottobre che termineranno a giugno, alcune “lezioni aperte” come “Prometeo incatenato” portato in scena poche settimane fa, ma che verrà replicato in giugno, con la regia di Antonio Zanoletti, regista e interprete in alcune delle passate rappresentazioni classiche. “Questo è un anno fortunato- lo afferma con convinzione Silvia Messina che frequentava la scuola d’arte drammatica del Teatro Stabile di Catania- fortunato per l’organizzazione che abbiamo trovato, per la qualità degli insegnanti che abbiamo avuto e per quelli che avremo.” Il loro laboratorio preferito è stato quello tenuto da Flavia Giovannelli, che nella recitazione in versi ha applicato su brani della Divina Commedia e liriche del ‘900 il metodo del maestro Paolo Giuranna, insegnando loro a lavorare e tirar fuori il suono delle parole che compongono un verso. Ma tante sono le lezioni tenute nel corso dell’anno dagli allievi dei tre corsi ADDA: alcuni insegnanti approfondiscono la loro disciplina nel corso dei tre anni, come Elena Polic, la Giovannelli, la Della Monica, Salvatore Samperi, Dario La Ferla e Attilio Ierna, Giusi Norcia. Poi ci sono gli stage curati da Emiliano Bronzino, Daniele Salvo, Alessio Pizzech, Auretta Sterrantino e gli stessi registi delle tragedie, grandi nomi, grandi artisti scelti per introdurre al teatro gli allievi di quella che i ragazzi considerano una creatura di Sebastiano Aglianò della Fondazione Inda, che con dedizione e amore paterno per i giovani allievi fa in modo che Siracusa offra il meglio a queste speranze. È la varietà degli insegnamenti il punto forte di questa Accademia, che potrebbe giovarsi però di scambi e stage formativi con altre simili realtà in Italia e all’estero. Lo dicono i ragazzi del secondo e terzo anno, in questi giorni impegnati nelle prove dei 7 contro Tebe diretta da Marco Baliani. Maria Chiara Pellitteri viene da Gela, ama la danza e predilige il teatro che parte dal corpo; Chiara Cianciola, è di Caserta, per lei il teatro è parola, frequentano il secondo anno. Reduci da una tournee in Italia, Giulia Goro di Roma e Paolo Pintabona, palermitano: hanno recitato in dodici città una versione nuova delle Baccanti diretta da Carlo Boso. A loro piacerebbe fondare una piccola compagnia e portare i loro spettacoli nei teatri di tutta la penisola, sperano nella riapertura del teatro comunale di Siracusa e in una maggiore attenzione per il teatro da parte delle amministrazioni cittadine, il loro futuro continuerà ad essere lo studio, attraverso stage e corsi di specialistica. Vedremo a breve la loro passione, i loro sogni portati avanti nonostante le difficoltà: i giovani attori del primo anno ne “La dodicesima notte”, gli allievi del secondo e terzo anno il 6 maggio per il debutto della prima tragedia al teatro greco di Siracusa.
Anita Crispino