Pd: a Palermo Renzi all'82%, Orlando al 10%; Emiliano sfiora 8%
Sono stati 5.466 gli iscritti al Partito democratico della provincia di Palermo che hanno espresso il loro voto nei circoli territoriali, piu' del 68% degli aventi diritto. Lo rendo noto Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito democratico. Matteo Renzi ha ottenuto 4.487 preferenze, pari all'82,1 per cento, Andrea Orlando 552 preferenze, pari al 10,09 per cento, e Michele Emiliano 427 preferenze, pari al 7,81 per cento. "Domani convocheremo la Convenzione dei delegati eletti nei Circoli della provincia e, a breve, definiremo e renderemo nota la nuova mappa dei gazebo per le primarie del prossimo 30 aprile", dice Miceli.
"Se Renzi vince il congresso, il Partito della Regione, e cioè il progetto siciliano di Partito della Nazione, inizia a diventare progetto realizzabile. Se vince Orlando, invece, si va verso la ricomposizione tra il Pd e ciò che c'è alla sua sinistra". Lo afferma l'ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro in un'intervista al Corriere della Sera in cui auspica un partito dal Pd a Fi attraversando l'intero centro. Precisando di "non tornare a fare politica", Cuffaro osserva che "il M5S ha il 37% nei sondaggi.
Lo si può fermare solo se si tagliano le ali estreme di sinistra e destra e si converge tutti al centro. La Sicilia - rileva - è già stata il luogo dove sono stati sperimentati il primo centrosinistra e il primo centrodestra della storia. Perché non può succedere anche col Partito della Nazione?". Il partito della Regione "è la condizione necessaria, anche se non ancora sufficiente, per non far vincere al M5S le elezioni siciliane di ottobre", ribadisce Cuffaro. "È ciò che hanno in testa in tanti, compresi molti renziani e berlusconiani. Solo che non possono dirlo. Io posso dirlo".
A esprimersi è anche Saverio Romano, leader di Cantiere popolare in Sicilia: "Cuffaro ipotizza alleanze, non le propone. Non è soggetto politico. Rispondere 'no grazie' alla discussione su queste o quelle alleanze in Sicilia è legittimo ma credo debba prescindere dalle considerazioni di un uomo che ci tiene a marcare il suo spazio di libertà di espressione pur sapendo che ciò non lo impegna ne' vincola altri".